Revocati gli scioperi, ma quale futuro per i lavoratori?

Le agitazioni, proclamate dal sindacato Fials Cisal e poi revocate, erano finalizzate alle assunzioni di personale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2010 18:20
Revocati gli scioperi, ma quale futuro per i lavoratori?

La situazione del Maggio Musicale Fiorentino è stata presa in esame nell’ultima seduta del Consiglio provinciale. L’Unità di Crisi della Provincia di Firenze segue le vicende del Maggio Musicale Fiorentino dal 2005. Due scioperi – richiamati in una domanda di attualità presentata dai consiglieri di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi e alla quale ha risposto l’assessore provinciale al Lavoro Elisa Simoni – erano stati indetti per lo scorso primo aprile e per il prossimo 29 aprile.

Le agitazioni, proclamate dal sindacato Fials Cisal e poi revocate, erano finalizzate alle assunzioni di personale. Le stesse assunzioni devono essere autorizzate con parere del Ministero dei Beni Culturali ma in assenza di sostenibilità economica e/o di pareggio di bilancio, questo parere non può essere espresso. Dal 9 aprile si è in regime di prorogatio degli organi della Fondazione (Consiglio di Amministrazione e Sovrintendente). Da ricordare che tale periodo non può protrarsi oltre i 45 giorni.

Sulla vicenda dovranno esprimersi vari soggetti, dagli enti locali al Governo fino ai soci privati. La Provincia è presente come socio privato (cosiddetti fondatori). I soci pubblici di legge o fondatori di diritto, sono: Stato, Regione Toscana e Comune di Firenze. Per i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi "il momento, è molto delicato: da una parte i tagli al Fondo unico per lo spettacolo e le rivendicazioni dei lavoratori per quanto riguarda la situazione contrattuale, dall’altra il mandato dell’attuale sovrintendente è allo scadere e i rinnovi delle cariche tra cui quelle della Provincia e della Regione Toscana comporterebbero la responsabilità di un impegno nella salvaguardia delle professionalità esistenti e il rilancio con la pubblicazione di un piano industriale all’altezza della prestigiosa Istituzione".

In replica, il consigliere Calò ha annunciato che chiederà alla Commissione Cultura del Consiglio provinciale a convocare l’assessore alla cultura Carla Fracci per illustrare la strategia dell’Amministrazione Provinciale verso il Maggio Musicale. “A noi – ha concluso Calò – premono la salvaguardia delle professionalità, la stesura di un piano industriale, e la definizione della mission che la Provincia di Firenze intende comunque adottare su questa istituzione”.

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