“Lascia perplessi lo strano silenzio calato sulla scena politica della Toscana a più di quindici giorni dal voto. Riconosciamo la netta vittoria di Enrico Rossi e ci auguriamo che per il bene della nostra regione egli possa lavorare, senza risse interne, alla soluzione dei tanti e gravi problemi sui quali ci siamo intrattenuti in campagna elettorale". Questa la dichiarazione di Nedo Poli, parlamentare e segretario regionale Udc, sulla Regione Toscana. "L’Udc - prosegue - con Francesco Bosi, ha ottenuto un ottimo risultato proprio parlando delle cose da fare.
Ciò che aspetta la Toscana è adesso anche un clima diverso, che metta al bando le tentazioni egemoniche della sinistra, gli ideologismi, i tabù e ci si accinga a lavorare con grande pragmatismo e largo consenso di forze sociali e politiche. Guai sarebbero per Rossi ed i suoi se venissero colti dalla sindrome di autosufficienza proprio mentre sono alle porte riforme importanti come il Federalismo, lo snellimento della produzione legislativa e, sopratutto, l’incombere di una crisi economica grave che mette in ginocchio famiglie, imprese e lavoratori.
Perché in questi giorni non si parla di questo? E’ un po’ poco il benvenuto di nuovi consiglieri del presidente Nencini. E che dice Rossi delle intese istituzionali alle quali ha fatto espressa menzione quando ha presentato la sua candidatura? La Toscana non è solo quella che ha vinto le elezioni e le istituzioni rappresentative debbono essere di tutti e affrancate da logiche di parte. Sarebbe opportuno che la fase che precede l’insediamento dell’Assemblea elettiva fosse animata da un serio e fecondo rapporto tra i gruppi di maggioranza e quelli di opposizione.
L’uso del bilancino, del manuale Cencelli e i caminetti nelle segrete stanze non sono certo una risposta alle attese della gente”.