“Anche se la temperatura esterna è molto vicina ai 40°, sono appena rientrato oggi da una piccola pedalata solitaria nel deserto che, giusto il giorno del mio compleanno, ho voluto totalmente dedicare a Franco Ballerini”. Scrive così il ciclista fiorentino Marco Banchelli che insieme ad altri 25 compagni di avventura è impegnato nella “Saharawi bike 2010” , una pedalata in nome della convivenza tra i popoli del deserto algerino. “Un viaggio pensato per portare speranza a questo popolo che non è in guerra, ma che ancora non ha una terra” ricorda Banchelli. La spedizione era partita il 31 marzo dal Piazzale Michelangelo di Firenze con il saluto del Presidente della Provincia di Firenze “Un’iniziativa intelligente – secondo Andrea Barducci - che vuole riportare in primo piano la causa del popolo Saharawi, che ha diritto alla sua autodeterminazione e alla sua indipendenza”. I ciclisti sono così diventati dei veri e propri testimoni della dura condizione del popolo Saharawi e della loro terribile attesa di una patria che si protrae ormai da lungo tempo.
“Non è certo semplice vivere a queste latitudini ed in queste condizioni – ha scritto Banchelli nella sua cartolina dal deserto - Non lo è per noi che dobbiamo rimanere qui per pochi giorni, figuriamoci per quelli che ci vivono come profughi da ormai 34 anni”.