Tra le ultime uscite del Sindaco, con delega all’Urbanistica, nei giorni scorsi la dichiarazione di Matteo Renzi, secondo la quale circa la linea 2 della tramvia “I tecnici stanno verificando la fattibilità di un passaggio sotterraneo da piazza della Repubblica alla zona di Sant’Ambrogio”. Ora, un conto è mettere la tramvia sotto la rotonda di via Foggini per un centinaio di metri, un altro è farla scendere sotto il centro storico di Firenze con tutta la rete aerea, con doppia alimentazione e forse una nuova normativa antincendio, per farla riemergere dopo 3 chilometri. Per quanto riguarda la Circonvallazione nord, Renzi avanza un compromesso tra il “Tubone” sub collinare del Piano strutturale (adottato da Domenici) e il “tubino” che Winkler aveva proposto nel ’92 e inserito nel piano Vittorini adottato. "L’abbiamo sempre detto -commentano dai Comitati dei Cittadini di Firenze- il peccato originale di quel progetto è l’ avere scelto la modalità tramvia senza calcolare gli effettivi benefici per la città, e per tutt’altre ragioni: politiche, industriali, commerciali, ecc.
Ciò ci ha portato ad avere un tram per Scandicci senza aver risolto il vero problema di Firenze: quello dell’attraversamento est-ovest, che era e rimane la vera priorità. Da questo punto di vista, la politica della giunta Renzi non cambia di una virgola rispetto a quella precedente. E’ la città che deve adattarsi alla modalità di trasporto, non viceversa. E ora, per uscire dal vicolo cieco in cui ci si è cacciati, la modalità di trasporto dovrebbe trasformarsi in un’altra. Il nostro giudizio non cambia nemmeno per l’altra proposta: si potrebbe parlare di un asse urbano che, a differenza di quello sub collinare, sarebbe in grado di scaricare maggiormente il traffico dei viali, ma solo fino alle Cure.
Rinunciando, in questo modo, all’idea più brillante di Winkler: la possibilità di svincolare il traffico proveniente dall’autostrada e da Novoli con un tunnel Guidoni-Cure, sottopassando l’abitato di Rifredi lungo una direttrice Ex Centrale del latte – Fabbroni - Vittorio Emanuele. Nella proposta di Renzi invece il traffico proveniente da est, dopo le Cure, finisce (abbastanza inutilmente) a Careggi, per riprendere poi il tracciato sub collinare e uscire di nuovo a Castello. Non è una scelta casuale, ma determinata dal vincolo (servitù) insormontabile intervenuto nel frattempo in quell’area: la linea sotterranea TAV da Castello a Varlungo.
La proposta di Renzi è solo a metà coerente con quanto da lui affermato in campagna elettorale riguardo la non fattibilità del Tubone. D’altra parte, il velleitarismo di qualsiasi proposta di tunnel automobilistico è implicitamente affermata dalla stessa società Proiter di Milano nello studio di fattibilità per la Circonvallazione Nord di Firenze consegnato a fine 2006":
“L’iniziativa appare fattibile secondo gli schemi della finanza di progetto, purché siano reperiti i fondi pubblici necessari a fondo perduto, (dell’ordine di 400 milioni di euro in conto capitale, erogati sulla base degli stati di avanzamento dei lavori e 15 rate annuali di importo costante di 27,0 milioni di euro) e nell’ipotesi di ottenere un ribasso sul costo di realizzazione di almeno il 20%.Nel caso tale ribasso non venisse concesso, ai fini dell’equilibrio economico-finanziario del soggetto privato, dovranno essere previste ulteriori compensazioni in termini di contributi pubblici, o dell’ente gestore nazionale della rete autostradale o nel caso di implementare le forme di partenariato pubblico-privato, ricorrendo allo schema del General Contractor
”.