Ventidue Comuni termali, per una totalità di 29 impianti, 4 milioni l’anno in media di presenze, pari a circa il 10% del movimento turistico complessivo, circa 2000 occupati diretti nel settore, a cui si somma l’indotto prodotto da alberghi, ristoranti e così via. È la fotografia delle città termali della Toscana. Per valorizzare adeguatamente i territori termali in termini di offerta turistica integrata, Anci Toscana e Federterme Toscana hanno raggiunto un accordo per dare vita ad un programma di promozione congiunta tra aziende termali e Comuni.
L’intesa punta da un lato ad accrescere la conoscenza della valenza di prevenzione e cura delle terme a beneficio dei cittadini residenti nei comuni termali, per migliorarne la qualità della vita, dall’altro alla promozione turistica dei territori in un’ottica di sviluppo e di sinergia, così da evitare la concorrenza tra aree limitrofe. L’intento è anche quello di supportare adeguatamente un importante settore economico quale quello delle terme, in grado di generare un indotto dieci o più volte superiore al fatturato termale sul territorio e di produrre e mantenere occupazione duratura, anche attraverso il contrasto della concorrenza sleale e l’individuazione di più stringenti requisiti e criteri per la definizione sul piano normativo della figura dell’operatore termale. L’accordo prevede la costituzione di due gruppi di lavoro a cui prenderanno parte rappresentanti dei Comuni e degli imprenditori termali. Il primo avrà l’obiettivo di costruire un Piano per la promozione turistica dei territori termali toscani, l’altro si occuperà di redigere una Convenzione-tipo tra il Comune e gli imprenditori termali, da mettere a disposizione degli enti locali interessati. Federterme è l’Associazione italiana delle industrie termali e delle acque minerali curative, rappresentativa delle Aziende termali che a livello nazionale vi aderiscono per la quasi totalità.
(ob)
