"Utilizzeremo gli appositi fondi della Provincia per offrire anche questa opportunità agli iscritti dei corsi professionali del Comune". E’ quanto ha annunciato l’assessore alla formazione al seminario, questa mattina in Palazzo Medici Riccardi, che concludeva il corso "Agire per un turismo accessibile". All’iniziativa, che ha utilizzato finanziamenti del fondo sociale europeo e vedeva il Comune di Firenze capofila dei soggetti attuatori, hanno partecipato 15 tra guide turistiche e accompagnatori turistici.
In tutto 200 ore di lezione in aula e 30 di stage in alcune strutture come l’Istituto nazionale sordomuti, il Convitto Vittorio Emanuele II, la cooperativa sociale Atelier e Montedomini. Grazie a questo progetto sono stati realizzati "cinque percorsi turistici, mirati a cinque diverse disabilità, elaborati e testati dai partecipanti al corso" che "hanno individuato e definito metodologie di intervento esportabili a nuove situazioni e nuovi itinerari". Nuovi ‘Ciceroni’, in altre parole, per garantire a tanti cittadini diversamente abili di poter conoscere molti luoghi artistici della città. "Questo è un progetto di grande livello – ha sottolineato l’assessore alla formazione – e l’amministrazione comunale intende valorizzarne tutte le potenzialità.
Interventi di questo tipo, che garantiscono l’accessibilità turistica intesa non solo come assenza di barriere architettoniche ma anche come assenza di barriere psicologiche, culturali e comunicative, si pongono come irrinunciabili per una società che voglia definirsi civile. Noi vogliamo far diventare Firenze una delle città del mondo riconoscibili per percorsi turistici appositamente predisposti per i disabili". "Le risorse per questo progetto che ha formato questa nuova interessante professionalità – ha proseguito - non sarebbero utilizzate secondo le opportunità che offrono, se alle attività già espletate non seguisse un impegno della rete delle amministrazioni coinvolte.
E’ necessario, cioè, far sì che periodicamente all’interno dei musei statali e comunali, sia garantita la presenza di guide in grado di proporre i percorsi turistici ai disabili". "Condividiamo la proposta dell’assessore – ha commentato Elena Pianea, direttrice dei musei comunali – potremmo utilizzare per una o più volte al mese queste guide per favorire l’accesso dei disabili nei nostri musei". "Tale attività – ha concluso l’assessore – dovrà essere pubblicizzata attraverso gli strumenti messi a disposizione dall’agenzia per il turismo che dovrà essere un soggetto importante della rete delle pubbliche amministrazioni coinvolte".
(fn)