Un disagio che prima è un semplice malessere, poi diventa sempre più oppressivo, sempre più stressante, si trasforma in una vera e propria patologia fino ad arrivare addirittura a configurarsi come mobbing. E’ quello che può capitare sul luogo di lavoro, dove una persona passa la maggior parte della giornata e se non è serena ne va non solo della sua produttività ma anche della salute, sua e della sua famiglia. Se ne parlerà sabato prossimo, 13 marzo, a Palazzo Vecchio, in un convegno dal titolo “Dal disagio al benessere organizzativo.
Quali interventi per organizzazioni sane ed efficaci?”. L’appuntamento, che si terrà nella Sala della miniatura, è organizzato dal progetto “Lavoro Sereno” promosso dall’associazione ‘Gli Amici di Daniele onlus’, con il patrocinio del Comune. Si tratta, spiegano gli organizzatori, di un’iniziativa importante per riflettere sul disagio lavorativo legato agli alti livelli di stress negativo che incidono sull’efficacia lavorativa delle persone, sulla sicurezza e sulla produttività, con i costi diretti e indiretti, aziendali e sociali, che ne derivano.
“L’incontro fa parte del percorso di sensibilizzazione del progetto Lavoro Sereno iniziato nel 2007 - spiega Alba Giovanetti, presidente dell’associazione ‘Gli amici di Daniele’ -. Nei seminari degli anni scorsi, in Palazzo Vecchio e nei quartieri, abbiamo parlato soprattutto delle forme di sostegno e di tutela che è possibile offrire alle persone che vivono gravi situazioni di disagio, come quelle che si rivolgono agli sportelli Lavoro Sereno aperti presso le Reti di Solidarietà dei Quartieri 2 e 3.
Quest’anno - aggiunge - vogliamo segnalare che, oltre alle attività di assistenza alle persone in condizioni psicologiche e di salute gravemente compromesse, devono essere sviluppate attività mirate alla prevenzione e alla promozione della salute nelle aziende. Intendiamo aprire altri sportelli nei quartieri cittadini, ma crediamo che occorra aumentare gli sforzi per prevenire i malesseri che nascono dalle tensioni interne alle organizzazioni perché producono malattie fisiche e mentali che hanno conseguenze e costi troppo pesanti per le persone, le aziende e per tutta la società”. “Il benessere sul lavoro - commenta l’assessore alle politiche socio-sanitarie - è fondamentale non solo per la salute della persona ma anche per quella dell’azienda, in quanto un lavoratore sereno, che si sente coinvolto nel progetto dell’azienda e che vede riconosciute le sue qualità e competenze, è sicuramente più produttivo e motivato.
L’amministrazione sta lavorando alla costituzione di un Osservatorio proprio sui rischi da stress lavorativo. Si tratterà di un organismo che lavorerà con Asl, Università e Società della Salute e che cercherà di indagare, limitare, prevenire e anche risolvere i danni di questo problema spesso subdolo e strisciante, a volte tenuto segreto per pudore”. Il convegno sarà aperto dal presidente della commissione politiche sociali e della salute del Comune. Seguirà il saluto di Alba Giovannetti, presidente dell’associazione ‘Gli Amici di Daniele onlus’.
Parteciperanno esperti di rilievo nazionale: il prof. Giovanni Costa della Clinica del Lavoro di Milano e il prof. Roberto Vaccani della SDA Bocconi che parleranno del rapporto tra organizzazione del lavoro, stress e mobbing, la dott.ssa Emanuela Fattorini dell’ISPESL, che coordina il network nazionale per la prevenzione del disagio psicosociale nei luoghi di lavoro, la dott.ssa Cinzia Frascheri, responsabile nazionale Sicurezza e Salute della CISL. La sociologa Nunzia Pandoli dell’Associazione AdAtta di Firenze parlerà dei vantaggi che le aziende possono ottenere riducendo le insidie invisibili che creano malessere negli ambienti di lavoro.
Nella seconda parte è previsto il confronto tra esperienze di assistenza a lavoratrici e lavoratori in disagio realizzate in Toscana e testimonianze aziendali. Interverranno, tra gli altri, la consulente legale dello sportello anti-mobbing della Provincia di Arezzo Lara Lazzeroni, la Consigliera provinciale di Parità Maria Grazia Maestrelli, la Consigliera regionale di Parità Marina Capponi, la responsabile dell’Area Toscana di TUV Italia, società di certificazione specializzata in sistemi di gestione integrata della sicurezza, Sabrina Bruschi, testimoni di imprese e cooperative.
(edl)