Il Centro di Ematologia Aziendale è stato ammesso a far parte del Gruppo italiano malattie ematologiche maligne dell’adulto (Gimema), coordinato dal professor Franco Mandelli di Roma. “Si tratta – spiega Enrico Capochiani, responsabile del centro di ematologia dell’Azienda USL 6 di Livorno – di un importante riconoscimento della qualità del nostro lavoro. Il Gimema è, infatti, un consorzio di reparti di ematologia che collaborano tra loro nel definire i migliori protocolli clinici e promuovere le più significative ricerche farmacologiche del settore.
Essere riusciti ad allinearsi a questo standard, nei pochi mesi di vita del nostro centro, oltre ad essere un motivo di orgoglio per chi ci lavora, fornisce anche la garanzia ai nostri pazienti che l’offerta terapeutica sia in tutto e per tutto simile a quanto disponibile nei più prestigiosi centri universitari”. Il Centro di Ematologia Aziendale, attivato formalmente dal gennaio scorso, è una struttura che sta crescendo all’interno della rete sanitaria locale. Fornito di autonomia gestionale e di propri spazi di ricovero, ha 8 posti letto, dei quali 5 per il regime ordinario e 3 per il Day Hospital.
“L’istituzione di ambulatori aperti quotidianamente a Livorno e il potenziamento di quelli esistenti a Cecina e a Piombino – dice ancora Capochiani – ci ha permesso di ridurre notevolmente le liste di attesa che ora sono attivabili sia come percorso di cura gestito dal Cup sia come attività di prevenzione effettuata del Cord. L’attività di ematologia, da quando si è resa autonoma, è in costante crescita e solo nel primo bimestre dell’anno sono stati eseguiti oltre 40 ricoveri con un trend che farà superare i 250 ricoveri nell’anno tutti riguardanti malattie oncoematologiche: un traguardo importante, ma che non deve farci smettere di crescere.
In questa direzione un contributo importante arriverà a breve anche dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno che ha disposto un finanziamento parziale per la realizzazione di camere “a bassa carica microbica” essenziali per i pazienti leucemici che fanno terapie e che rischiano le infezioni”. Fondamentale, poi, anche lo stretto rapporto con il mondo del volontariato. “Da parte nostra – continua Capochiani – riteniamo fondamentale l’apporto dato al nostro lavoro dalle associazioni, come ad esempio l’Ail (Associazione italiana contro le leucemie).
A loro va sicuramente il nostro ringraziamento e un sostegno concreto alle loro iniziative come quella organizzata per il prossimo 28 marzo che vedrà il cantante Povia esibirsi al Goldoni in un concerto di beneficenza e raccolta fondi”.