“Il comparto edile non vive solo di grandi interventi: per dare ossigeno al settore occorre mettere in moto soprattutto le piccole e le medie opere, che hanno meno visibilità ma alimentano un tessuto produttivo diffuso. Nel 2009 la nostra provincia contava ben 3200 imprese iscritte alla cassa edile. Oggi, il 10% di esse ha già chiuso i battenti e dei 15.200 lavoratori, ben 1700 sono senza lavoro. Le ore di cassa integrazione utilizzate dal settore, nell’ultimo anno, sono aumentate del 300%”.
E’ il presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili di Firenze, Riccardo Spagnoli, che traccia il drammatico quadro del settore e torna a rilanciare con forza la proposta di Ance per rimettere in moto le imprese del territorio. “Nei prossimi mesi – continua il presidente di Ance Firenze - la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare: il peso dell’inattività del 2009 sta già gravando pesantemente sull’equilibrio economico delle imprese. La condizione del settore, già grave per la dimensione della crisi del comparto a livello nazionale, è resa ancora più drammatica a Firenze, per la situazione di stallo che stiamo vivendo”.
“Non è l’azione della magistratura a bloccare lo sviluppo della città. A questa confermiamo anzi tutta la nostra fiducia per il proprio operato. Il nodo vero, oggi, è l’affastellarsi delle iniziative amministrative che alimentano l’incertezza e rendono poco certo il quadro delle regole che disciplina il settore. Urgono regole chiare che mettano le imprese nella condizione di lavorare e farlo in tempi certi. Urgono iniziative per mettere in moto l’economia del territorio, è l’ora di passare dalle enunciazioni ai fatti.
Coraggio signor Sindaco, le cose che si possono fare sono tante, sicuramente meno reboanti dei grandi progetti ma ugualmente importanti per la città”. “Per quanto ci riguarda stiamo cercando di venire almeno incontro alle comprensibili difficoltà in cui si trovano i lavoratori: per quelli in cassa integrazione abbiamo siglato come Ance Firenze un accordo – è il primo in Italia - con le tre organizzazioni sindacali per corrispondere un’indennità integrativa a quella già erogato dalla CIG, esteso anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.
Stiamo inoltre, lavorando ad ulteriori interventi e proposte insieme alle più rappresentative organizzazioni del comparto per fronteggiare l’emergenza attuale”. Secondo i dati diffusi dell’Istat, il 2009, ha registrato un crollo della produzione delle costruzioni in Italia del -11,3%, rispetto al 2008. E’ il dato “peggiore dal 1996, primo anno di confronto delle serie storiche” avviate su questo comparto nel 1995.