Salone Immobiliare a Firenze

Quinta edizione della Fiera dedicata alla compravendita di immobili che si svolgerà dall'11 al 14 marzo. Il settore risente fortemente della crisi, lo stallo emerge dalla difficoltà di incontro tra domanda e offerta.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2010 13:44
Salone Immobiliare a Firenze

"L'ultima edizione ha registrato le 13.000 presenze - dichiara Alessandro Nosei, Amministratore delegato del Salone Immobiliare - per un evento patrocinato da Provincia di Firenze, Camera di Commercio, Promofirenze Toscana, F.I.M.A.A, Ance Toscana e Firenze, Fiaip, A.N.A.M.A, Confcooperative Toscana, Arcat Legacoop e Confedilizia. Si tratta soprattutto di una grande occasione - spiega l'Amministratore delegato - per avere a disposizione un quadro completo del panorama immobiliare confortato dalla presenza degli operatori del settore.

Sarà infatti interessante - sottolinea Nosei - non solo l'aspetto dell'incontro tra domanda ed offerta ma anche la fase formativa fornita ai partecipanti attraverso la presenza di Convegni e Seminari realizzati da Geometri e Notai al fine di contribuire ad una maggiore chiarezza dei vari aspetti legati ad un mondo conoscibile, per pubblicità e presenza sul territorio, ma poco conosciuto burocraticamente". "Spiace dover registrare - e conclude - che gli Istituti di credito chiamati ad intervenire spesso declinano tale invito sostenendo di non essere interessati ad incrementare il settore relativo all'erogazione dei mutui" Sergio Gatteschi, Amministratore unico dell'Agenzia fiorentina per l'Energia presenta il seminario che si terrà sabato 13 alle ore 13 sulla riqualificazione energetica dei beni immobili.

"E' un momento perfetto per investire nella ristrutturazione dei fabbricati - sostiene - poiché si può giovare dello sgravio del 55% dei costi, coperto dal bilancio 2010 e del tutto incerto per il 2011". "Ricordiamoci inoltre - continua Gatteschi - che è in vigore anche in Toscana la certificazione energetica degli edifici, una classificazione che permette, con vari accorgimenti anche di poco conto, di rivalutare il proprio immobile". Alcuni dati pratici del 2009 rivelano come a Firenze i prezzi siano oscillati da un minimo di 2260 euro a mq ad un massimo di 4900 in centro, dai 1980 ai 3900 in semicentro ed in periferia dai 1600 ai 3000 euro a mq, con differenze sostanziali tra beni da ristrutturare o già pronti all'uso abitativo. Sabrina Montaguti, Responsabile di Promofirenze espone quello che sarà un 'evento prova' di incontro bilaterale tra il mercato interno e quello internazionale.

"Saranno presenti - spiega - operatori del mercato russo, e con loro esamineremo le proposte immobiliari del nostro territorio, relativamente in special modo ad Aziende agricole e ville. Si tratta di una iniziativa che vuol aprire il mercato immobiliare ad altre realtà che, pur coinvolte nella crisi, ma guardano con interesse all'appeal fiorentino dell'investimento economico nel mattone e nella realizzazione di realtà produttive sul locale" Sauro Spignoli infine, di Anama Firenze, riporta l'attenzione sui dati statistici evidenziando una forte flessione del mercato immobiliare, fino ad un -20% sui dati relativi a tutto il 2009. "La difficoltà - spiega - si avverte nel momento in cui la grande offerta di beni si scontra con le diverse aspettative in campo; chi vende vorrebbe realizzare un guadagno che chi compra non è pronto a poter offrire, poiché lontano economicamente dallo sforzo affrontabile". "Il nostro mercato nazionale - sottolinea - ha l'82% di case di proprietà, non esiste la cultura della locazione come in altri paesi dove si arriva anche al 45%.

Questo è dovuto - spiega Spignoli - alla non appetibilità dal punto di vista economico della locazione, chi, proprietario, vuol locare, non ne ricava in modo adeguato, ed al contempo è un settore carente di garanzie per il proprietario stesso che può ritrovarsi il bene vincolato e quindi improduttivo" "Siamo al paradosso - conclude - di dover assistere a situazioni quali il proprietario che vende per acquistare un altro bene di maggior necessità od interesse e che si trova a dover affittare il bene in oggetto per poi ritrovarsi lui stesso in affitto in attesa di tempi migliori" L'auspicio da parte degli organizzatori è quello di creare non solo una grande vetrina pubblica per portare linfa al settore, ma anche un tavolo di incontro e di discussione tra i vari organismi interessati a livello istituzionale, in modo tale da concertare una ripresa non solo a suon di prezzi e di competitività tecnica e professionale, ma anche di agevolazioni fiscali ed appetibilità di investimento. di Antonio Lenoci

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