Un corso di formazione che vede imprenditrici esordienti (mentee) ed imprenditrici già affermate (mentor), impegnate le une accanto alle altre per la creazione di una rete di relazioni che possano accrescere e potenziare le loro attività professionali. E’ il consolidato strumento del mentoring (letteralmente “accompagnamento”) quello scelto per il progetto “Madre Figlia” - Mentoring Accompagnamento Donne in Rete e Formazione Imprenditoriale Giovani Leader Imprenditrici Autonome - arrivato alla quarta edizione, organizzato da Unioncamere Toscana in collaborazione con la Regione Toscana, DG Presidenza – Settore Tutela dei Consumatori e degli Utenti, Politiche di Genere e Promozione delle Pari Opportunità, con il contributo tecnico del COAP, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto.
Il progetto è stato presentato stamani a Firenze all’Istituto degli Innocenti, in concomitanza con la Festa della Donna. L’iniziativa è destinata a 24 donne motivate sotto il profilo imprenditoriale e residenti nelle province di Firenze, Prato, Pistoia e Arezzo. La metà delle partecipanti saranno già affermate imprenditrici che accompagneranno le aspiranti a sviluppare la loro idea di impresa. Il corso si svolgerà nella sede di Unioncamere di Firenze da aprile a luglio con lezioni a cadenza settimanale sia in aula che in azienda. I due gruppilavoreranno dapprima separatamente, guidati da esperti che si avvarranno di tecniche specifiche, quali il counseling di gruppo, nell’ambito di un percorso motivazionale volto al potenziamento dei propri obiettivi, oltre che ad un’attività di team building, funzionale alla eventuale futura costituzione di reti imprenditoriali.
Per le mentee sono inoltre previsti moduli di marketing operativo, pianificazione economico finanziaria, modelli organizzativi e strumenti finanziari. Le mentor approfondiranno invece aspetti della gestione strategica e operativa d’azienda. Nella seconda fase sta il cuore del progetto di formazione integrata mentor-mentee: per ciascuna coppia individuata saranno stimolati i trasferimenti delle esperienze e delle competenze delle partecipanti. Il fine infatti è quello di creare dinamiche di supporto alle carriere lavorative, di accrescimento della cultura d’impresa, di sviluppo di relazioni utili per il potenziamento delle stesse attività imprenditoriali. Il profilo della mentor Il percorso di formazione delle mentor è rivolto ad imprenditrici affermate, interessate ad acquisire nuovi strumenti di pianificazione e gestione d'azienda, attraverso un percorso di approfondimento tecnico e alla creazione di reti relazionali.
Il profilo della mentee Il percorso di formazione delle mentee è rivolto a neoimprenditrici o aspiranti tali che intendano creare o sviluppare un’idea di impresa autonoma avvalendosi dell’esperienza e della vicinanza di altre donne che hanno già vissuto un percorso analogo, oltre che del supporto tecnico di esperti d'impresa. Le domande di partecipazione, da compilare sulla base delle specifiche indicate nell’avviso di selezione, dovranno pervenire entro il 16 aprile 2010.
Info: dott.ssa Sandra Bracaloni, telefono 055.4688226, e-mail sandra.bracaloni@tos.camcom.it; dott.ssa Camilla Tuccio e dott.ssa Sandra Bargagli c/o COAP, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto, telefono 0564.25941, e-mail formazione@coap.info; sui siti www.tos.camcom.it, http://www.regione.toscana.it/economiaefinanza/imprenditoriafemminile/index.htm e www.coap.info da cui è anche possibile scaricare il bando e i moduli di domanda.
La conferenza stampa di presentazione I relatori, il presidente Ciabatti Enrico ed il vicepresidente dell’Unioncamere Toscana, ente promotore dell’iniziativa con la Regione Toscana (settore Tutela dei consumatori e degli Utenti, Politiche di genere e Promozione della Pari Opportunità) e con il contributo tecnico del COAP (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Grosseto) spiegano che la Legge 16 è l’unica che sancisca in modo chiaro i diritti delle donne in Toscana e che preveda dei progetti di collaborazione, tra i quali quello “MadreFiglia” che ha portato alla firma di un protocollo per l’alta formazione professionale rivolta alle donne lavoratrici ed imprenditrici. Tale progetto è di fondamentale importanza nell’attuale periodo di crisi economica, che colpisce più duramente il mondo femminile caratterizzato da maggior precarietà rispetto a quello maschile, e per il fatto che culturalmente vige ancora diffidenza da parte di fornitori e clienti nei confronti delle imprenditrici donne verso le quali nutrono minor stima e fiducia, anche a parità di azienda con i colleghi uomini.
Con questo progetto si è stanziato un fondo di circa 700.000 Euro per le imprese a conduzione prevalentemente femminile da investire soprattutto nel momento più critico e difficile che è quello dell’avvio dell’attività, il cosiddetto “start up” che corrisponde all’incirca ai primi due anni di operato, al fine di dare maggior credito, affidamento e garanzia alle imprenditrici, considerato anche il fatto che la Legge 215, che dovrebbe occuparsi di tali finalità, negli ultimi anni non è stata rifinanziata. L’obiettivo del corso di formazione, vede imprenditrici esordienti, neoimprenditrici o aspiranti tali (mentee) che intendano creare o sviluppare un’idea di impresa autonoma accanto ad altre donne che hanno già vissuto un percorso analogo ovvero imprenditrici affermate (mentor), interessate ad acquisire nuovi strumenti di pianificazione e gestione d'azienda, attraverso un percorso di approfondimento tecnico e alla creazione di reti relazionali.
Il consolidato strumento del mentoring (letteralmente “accompagnamento”), è quello di aiutare le donne ad imparare a conciliare al meglio la vita privata, la famiglia ed il lavoro per farne valere i diritti sanciti nella Costituzione ma mai pienamente rispettati. Dal monitoraggio sulle capacità di reazione risulta che nascono a maggior ritmo le imprese femminili, che rappresentano ¼ dell’imprenditoria toscana (100.000 contro le 414.000 a conduzione maschile) e che si occupano di settori quali quelli dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo, ma anche del commercio, della manifattura e dei servizi: ambiti considerati invece di pertinenza prettamente maschile.
Molte imprese sono aperte e gestite da donne immigrate che danno lavoro a donne toscane. Chiude la Conferenza la Presidentessa del Comitato di imprenditoria femminile della Camera del Commercio Rusignolo, capo di 23 uomini che dirige in un’azienda di autotrasporti, la quale sostiene che l’imprenditore sia l’individuo indipendentemente dal genere di appartenenza e che le donne siano piene di capacità lavorative, spiega inoltre che nonostante fatichi a incastrare tutti gli impegni tra casa e ufficio, il suo lavoro le piace molto e non vede la differenza tra competenze maschile e femminili. Sono previsti per il futuro altri due corsi identici per la zona costiera e per le province di Siena e Grosseto.
(SL)