L’esposizione, ospitata nella Sala Consiliare del Comune di Fiesole (piazza Mino, 26), raccoglie nove acrilici su tela e sette collage, realizzati intorno alla fine degli anni ’80. Soggetti delle opere sono i "dolci" gatti di casa, ma anche la presenza animale sfuggente e a volte inquietante nel nostro quotidiano. Con la serie dei quadri intitolati “Feles, Felis”, il pittore compie una vera e propria operazione di scavo all’interno del suo laboratorio di pittura.
Riportati alla luce e riletti all’interno del suo percorso d’artista dal critico e poeta Paolo Fabrizio Iacuzzi, sono l’occasione per interrogarsi sul mistero e il segreto che il “gatto” rappresenta dentro ciascuno di noi: solitario, scontroso, indipendente e selvaggio. Il gatto nei quadri di Maurizio Rossi si aggira in un appartamento deserto di ogni figura umana e costringe lo spettatore a interrogarsi su qualcosa che non sa. Rossi, per i suoi quadri, usa colori “acidi”: giallo, rosa, viola, fucsia e rosso.
La mostra rimarrà aperta fino al 23 marzo con il seguente orario: dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle ore 18.30, mentre il venerdì dalle ore 9 alle ore 13 (chiusa sabato e domenica). Maurizio Rossi è un artista bergamasco (classe 1952) che vive fra Firenze e Pontremoli in Lunigiana. Da 40 anni lavora sul confine sottile, sempre instabile, fra astratto e figurativo. Ha anche un laboratorio di serigrafia, che sfrutta per opere sue o di amici. Ha tenuto mostre collettive e personali in Spagna e in Grecia, oltre che in tutta Italia.
Attualmente sta lavorando a una serie di ritratti, prendendo spunto dalla comunità pontremolese nella quale ha messo radici e dove ormai ha tutti suoi affetti.