“Non è solo un’occasione per rinsaldare i rapporti fra imprese e istituzioni dei due Paesi, ma anche una opportunità in più per fronteggiare la crisi economica che stiamo attraversando”. Con queste parole il presidente della Provincia di Firenze ha aperto ufficialmente il Tavolo di cooperazione decentrata con la Tunisia. L’iniziativa si è svolta questa mattina a Palazzo Medici Riccardi alla presenza di rappresentanti del governo tunisino. “La Tunisia – ha spiegato, Marcello Fondi, Funzionario del Ministero degli Affari esteri, – è il paese che rappresenta le migliori caratteristiche per svilupparsi secondo modello tipicamente italiano, di piccole e medie imprese”.
Abdelamd Triki, segretario di stato della Tunisia, ha quindi illustrato i numerosi vantaggi e gli incentivi fiscali che gli investitori toscani possono trovare su quella che è stata definita “la sponda sud del Mediterraneo”. Del resto l’Italia è il secondo partner commerciale della Tunisia con un volume di scambio di più di 5.5 miliardi di euro. Scambi che si sono quintuplicati tra il 1995 e il 2009. Le imprese italiane esistenti in Tunisia sono 704 con un investimento globale di oltre 650 milioni di euro.
Tutto ciò ha prodotto circa 56.000 posti di lavoro. Durante i lavori di Palazzo Medici è emerso che i settori strategici che offrono occasioni di investimento in Tunisa sono i seguenti: elettromeccanica, meccanica, elettronica; tessile e abbigliamento; agroalimentare; ICT – Informazione e Comunicazione. Gli altri settore d’interesse nazionale sono: costruzioni, infrastrutture e servizi connessi; biotecnologie applicate all’ambiente e all’agricoltura; componenti per l’industria farmaceutica e dei prodotti paramedici; energie rinnovabili; R&D e trasferimento tecnologico; componentistica automobilistica ed aeronautica; formazione delle risorse umane. Nel corso della tavola rotonda si è parlato anche della possibilità – entro un paio d’anni – di collegare Firenze e Tunisi con un volo diretto.
“Da un punto di vista dell’operatività non ci sono problemi – ha spiegato Michele Legnaioli, Presidente Aeroporto di Firenze – perché gli aerei che volano su Firenze possono collegarsi con Tunisi. Nell’immediato però non possibile pensare a voli diretti a causa degli accordi bilaterali che regolano il traffico aereo fuori dall’Italia”.