Per riflettere sulle conseguenze delle molte riforme che hanno interessato la scuola negli ultimi anni, il Cidi di Firenze, con il sostegno della Provincia e dell’Istituto degli Innocenti, ha organizzato il convegno intitolato “La scuola tra futuro e nostalgia del passato”, in programma per giovedì 25 febbraio, dalle 9. Due sedi ospiteranno il grande convegno: la sessione plenaria della mattina si tiene all’Istituto degli Innocenti in Piazza Santissima Annunziata, mentre le sessioni parallele del pomeriggio sono organizzate all’Istituto tecnico Salvemini-Duca D’Aosta in via Giusti 27. La sessione mattutina sarà aperta dagli interventi di Sandra Maggi, Presidente Istituto degli Innocenti, di Carlo Fiorentini Presidente CIDI Firenze e dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia di Firenze.
Previste inoltre le relazioni di:
- Sofia Toselli, Presidente nazionale CIDI, “La scuola oltre la crisi” - Franco Cambi, Università di Firenze, “I nuovi giovani” - Giancarlo Cerini, Ispettore Tecnico Emilia Romagna, “L’innovazione nella scuola di base è ancora possibile?” - Giovanni Biondi, Direttore Generale per gli Studi e la Programmazione e per i Sistemi Informativi del Ministero Pubblica Istruzione, “L’innovazione della scuola passa attraverso le tecnologie?” - Piero Cipollone, Presidente INVALSI, “Il sistema nazionale di valutazione: strumento di ricerca, di confronto informato e di supporto per la qualità”Al termine della sessione mattutina sarà offerto un buffet.
Le sessioni del pomeriggio (Istituto tecnico Salvemini-Duca D’Aosta in via Giusti 27, dalle 14.30 alle 18.00) tratteranno di:
“OCSE PISA e INVALSI: quali competenze di lettura?”; “OCSE PISA e INVALSI: quali competenze in matematica?”; “Competenze scientifiche: i casi della Finlandia e del Canada”; “La qualità nella scuola dell’infanzia”; “La scuola primaria: tra maestro prevalente e curricolo verticale”; “La scuola secondaria inferiore: le prospettive nonostante i provvedimenti Gelmini”; “L’istruzione tecnica e professionale”; “I nuovi licei: il ritorno al passato”.