Gli investigatori fiorentini che indagano sugli appalti per i grandi eventi stanno facendo ''rigorose verifiche'' sui documenti. Uno scambio di favori tra dirigenti dello Stato e imprenditori è al centro dell'inchiesta sugli alcuni appalti del G8. I pubblici ministeri starebbero preparato un'altra “richiesta di misura cautelare per corruzione nell'ambito degli accertamenti. Si parla di un cardinale coinvolto nell'indagine toscana. All'indomani della giornata ad alta tensione di ieri, con le fibrillazioni del Cavaliere che teme le inchieste di Firenze possano incoraggiare altri pm e scatenare una nuova e insidiosa tangentopoli.
"Chi commette reati via da partiti" ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, negando un ritorno ai tempi di Tangentopoli. Il cui avvio, proprio il 17 febbraio 1992 per mano del pubblico ministero Antonio Di Pietro, fu simile. Anche il fiorentino Paolo Bonaiuti non vede in Italia il rischio di una nuova Tangentopoli con la corruzione della politica elevata a sistema. Tutti concordi sulla necessita' di varare norme piu' severe contro la corruzione, ma non sul come farlo.
Dopo che il governo e la maggioranza hanno riempito le pagine di giornali e tg con proclami su fantomatici provvedimenti anticorruzione, fonti governative spiegano che il testo è «ancora una bozza modificabile». Insomma si prevedono tempi lunghi, molto diversi da quelli preannunciati nelle dichiarazioni di ieri di Berlusconi. Intanto a Firenze il Consiglio provinciale di lunedì 22 febbraio, dalle ore 15,30, sarà aperto dalla delibera sull’approvazione delle modifiche statutarie ed indirizzi di Florence Multimedia srl, chiacchierata in questi giorni dai quotidiani.