Il Consorzio Vino Chianti Classico si prepara a sguinzagliare i suoi 007, agenti segreti con “licenza di vino”: nei supermercati e nelle enoteche di tutta Italia si aggireranno presto speciali sentinelle, investite della missione di controllare sugli scaffali la conformità al disciplinare delle bottiglie del celebre vino toscano. La nuova figura dell’agente vigilatore è prevista nell’articolo 17 della proposta di revisione della legge 164/92, che ridisegna alcune funzioni dei Consorzi di tutela.
La legge stabilisce che i Consorzi di tutela possano “svolgere azioni di vigilanza, tutela e salvaguardia della denominazione da espletare prevalentemente nella fase del commercio” proprio attraverso l’attività degli agenti vigilatori. Tali attività di controllo, distinte da quelle specifiche (delegate ad enti terzi costituiti ad hoc per queste funzioni), sono svolte sotto il coordinamento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi. L’importante riforma sarà una delle novità che verranno comunicate nell’ambito della “Chianti Classico Collection”, evento destinato alla stampa e agli operatori, di scena alla Stazione Leopolda di Firenze il 16 e 17 febbraio, che presenterà l’anteprima delle annate 2009, 2008 e della Riserva 2007.
“Si tratta di un passaggio importante per le nuove funzioni di tutela e vigilanza dei Consorzi del vino italiano - spiega Giuseppe Liberatore, Direttore del Consorzio Vino Chianti Classico - un modo che permette di controllare il prodotto sul mercato e testarne la corrispondenza con i vini che hanno ricevuto la certificazione di idoneità per la denominazione che portano in etichetta. Gli agenti vigilatori - aggiunge Liberatore - sono riconosciuti legalmente e la loro attività rappresenta un’ulteriore garanzia per il consumatore finale”. Nella legge si afferma che “l’attività di vigilanza è esplicata prevalentemente nella fase del commercio e consiste nella verifica che le produzioni certificate rispondano ai requisiti previsti dai disciplinari, e che prodotti similari non ingenerino confusione nei consumatori e non rechino danni alle produzioni Dop e Igp.
Agli agenti vigilatori incaricati dai Consorzi, nell’esercizio di tali funzioni, può essere attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza ed i Consorzi possono richiedere al Ministero il rilascio degli appositi tesserini di riconoscimento, sulla base della normativa vigente”. Un provvedimento mutuato dalla legge 526/99 che istituiva questa figura e le sue funzioni per i Consorzi dell’agro-alimentare (per esempio quello del Prosciutto di Parma o del Parmigiano Reggiano), già regolati dai provvedimenti dell’Unione Europea in tema di Dop e Igp e che equipara di fatto i controlli sui vini a quelli del resto dei prodotti agro-alimentari. Questa misura si va ad aggiungere alle garanzie offerte dal sistema di tracciabilità messo in opera dal Consorzio già in funzione da alcuni anni.
Grazie alla tecnologia i consumatori possono infatti verificare le peculiarità delle bottiglie di Chianti Classico attraverso il numero seriale ed il formato della bottiglia presente sulla fascetta di stato dei “Classici” imbottigliati dal 2004: digitando questi numeri nell’area “Tracciabilità” del portale www.chianticlassico.com o inviandoli al 366-3333603 il consumatore riceve un messaggio di risposta con tutte le informazioni relative alla bottiglia acquistata.