Ammonta a 342,8 milioni di euro la prima stima ufficiale dei danni causati dagli eventi atmosferici del dicembre 2009 e di inizio gennaio 2010, ma in questa cifra non sono comprese le richieste di aziende e privati che la Regione sta ancora raccogliendo e che si ritiene saranno di circa 180 milioni di euro. Non siamo quindi molto distanti dall'ipotesi di 530 milioni di euro complessivi formulata circa un mese fa al momento dell'incontro alla Protezione civile nazionale con Toscana, Liguria ed Emilia, le tre regioni più colpite. E' quanto è emerso oggi presso la Prefettura di Lucca nel corso dell'incontro delle istituzioni regionali, vicepresidente e assessore alla Protezione civile, e locali con la Commissione ambiente della Camera dei deputati. Tre giorni fa il Senato ha approvato un emendamento al decreto per l'Abruzzo.
Prevede uno stanziamento di 100 milioni di euro per far fronte ai danni subìti da Toscana, Liguria e Emilia Romagna. Si tratta di una cifra giudicata assolutamente insufficiente da parte della Giunta regionale, che ritiene come da parte del Governo sia necessario un impegno economicamente adeguato alla stima complessiva dei danni. In particolare, viene evidenziato come con la cifra stanziata non sia possibile neppure far fronte agli interventi di somma urgenza, cioè quelli già conclusi o tuttora in corso per evitare il ripetersi di gravi danni o per intervenire su frane e smottamenti ristabilendo normali collegamenti in sicurezza.
Soltanto per le somme urgenze in Toscana sono infatti necessari 80 milioni di euro. Sono stati poi diffusi i dati degli stanziamenti, pari a 67 milioni di euro, che la Regione ha deciso per far fronte all'emergenza. Così facendo ha completamente azzerato il fondo 2010 della Protezione civile regionale, pari a 4 milioni, ha dedicato all'emergenza 25 milioni destinati alle ope re di difesa idraulica lungo le aste dei suoi maggiori fiumi, altri 25 milioni riservati agli interventi sulle frane e gli 8 milioni per la difesa del suolo nei comuni montani.
Infine ha stanziato altri 5 milioni di euro destinati a pagare gli interessi sui mutui richiesti dalle imprese danneggiate. I 67 milioni prelevati dal bilancio regionale sono quindi “anticipazioni di cassa” di cui la Regione Toscana chiede ai parlamentari presenti a Lucca di ottenere la restituzione. Secondo il dossier preparato e presentato a Lucca dalla Regione Toscana, con 156 milioni di euro di danni è proprio quella di Lucca la provincia più colpita, seguita da Massa con 93, Pistoia con 29, Pisa con 11, Prato con 10, Arezzo con 8, Firenze con 3 e Siena con 0,4.
La stima delle risorse necessarie alla messa in sicurezza degli argini del Serchio è di 12 milioni nel tratto lucchese e di 7,2 in quello pisano. di Tiziano Carradori