Il Popolo viola Firenze organizza in contemporanea con le piazze di tutta Italia un presidio in difesa della Costituzione "ormai messa in discussione anche nei suoi principi fondamentali" si legge in una nota stampa che anticipa la manifestazione di domani. "La carta costituzionale, infatti, è già stata violata da interventi legislativi, come le leggi ad personam e il processo breve, contrari ad alcuni dei principi fondamentali come l'uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.
Stiamo anche assistendo ai tentativi di scardinarla per imprimere una svolta presidenzialista alla nostra Repubblica e agli attacchi continui alla separazione a all'equilibrio fra i poteri dello Stato. Vogliamo difendere la Costituzione nata dalla Resistenza antifascista perchè, dopo più di 60 anni dalla sua emanazione, questa resta il principale strumento di garanzia del patto di convivenza civile di una società che fonda le proprie basi sul principio di uguaglianza tra i cittadini ed è ancora oggi l’anticorpo più efficace contro il rischio di nuove derive autoritarie" terimana la nota. Il presidio si terrò domani, sabato 30 gennaio dalle ore 14 in poi di fronte alla Prefettura in via Cavour 1, a Firenze. Il prossimo 5 febbraio sciopero dei lavoratori del comparto Giustizia Fp-Cgil, Uil-Pa, Rdb e Flp hanno proclamato il prossimo 5 febbraio lo sciopero generale dei lavoratori della Giustizia. In occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario a Firenze terranno un presidio per informare i cittadini e la stampa delle ragioni della protesta.
I lavoratori giudiziari chiedono al Governo, una volta per tutte, di ascoltare le proposte contenute nel ‘Patto per la giustizia e per i cittadini’ che costituiscono una piattaforma concreta per una riforma effettiva della Giustizia che porti all’accelerazione dei tempi dei processi. Scioperano contro i tagli alla Giustizia, per investimenti adeguati e un progetto di modernizzazione del settore, per una Giustizia rapida ed efficiente, contro la firma da parte di due sigle sindacali minoritarie del contratto collettivo nazionale integrativo.