E’ stato sottoscritto oggi presso la Direzione Lavoro della Provincia di Firenze, l’accordo tra l’azienda editoriale Olimpia, Cgil e Cisl. A causa di una flessione del mercato editoriale, conseguente alla crisi economica globale, l’azienda infatti aveva avviato una procedura di mobilità per una parte dei propri dipendenti. Le istituzioni hanno seguito la vicenda nei suoi sviluppi e hanno cercato di trovare soluzioni adeguate alla tutela dei lavoratori e di un patrimonio storico per il territorio. A seguito della richiesta delle parti sindacali, la Provincia di Firenze ha infine convocato le parti per un tentativo di conciliazione andato oggi a buon fine. “Questa notizia è un segnale di speranza in un momento particolarmente difficile per l’economia del nostro territorio – afferma il vicesindaco Dario Nardella - Ed è una dimostrazione che quando istituzioni, azienda e sindacati si impegnano insieme per trovare soluzioni a vertenze anche difficili e complesse, si possono raggiungere risultati positivi”. L’accordo prevede il ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per 12 mesi, dal prossimo 1 febbraio al 31 gennaio 2011, con la possibilità di prorogarla per ulteriori 12 mesi, e interesserà 24 lavoratori.
Nel corso del periodo di intervento della Cigs, sarà attuato un programma di gestione che si concretizzerà in prepensionamenti per 8 lavoratori, secondo le normative del settore, nella messa in mobilità per tutti quei lavoratori che manifesteranno espressamente la propria non opposizione al provvedimento. E’ previsto anche un incentivo all’esodo per tali lavoratori. “La Provincia di Firenze” rende noto l’Assessore provinciale al Lavoro e alla formazione, Elisa Simoni “mette a disposizione dei lavoratori interessati dalla procedura tutte le misure di politica attiva attraverso i Centri per l’Impiego: voucher, colloqui di orientamento, servizi di accompagnamento, allo scopo di agevolare la loro riqualificazione e la ricollocazione nel mercato del lavoro”. Nardella ricorda anche il ruolo dell’amministrazione comunale, che si è attivata per cercare e trovare un nuova sede per l’azienda, garantendo così il permanere sul nostro territorio di una storica società editoriale e di una gran parte dei suoi dipendenti. Simoni aggiunge che diventa fondamentale a questo punto fare una riflessione più generale sul rilancio del settore dell’editoria nel suo complesso che da settore di punta del nostro territorio ha subito una forte flessione, soffrendo duramente in questi mesi sofferto i morsi della crisi.