Editoriale Olimpia: oggi concordato un 'accordo quadro' per la vertenza

Accordo fra le parti in Palazzo Vecchio, revocato il trasferimento dei lavoratori. Il vicesindaco Nardella: "Le istituzioni garanti del buon esito dell'operazione"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 ottobre 2009 21:20
Editoriale Olimpia: oggi concordato un 'accordo quadro' per la vertenza

Positive novità per i lavoratori dell’Editoriale Olimpia, la storica casa editrice fiorentina ormai da mesi al centro di una difficile vertenza sindacale. Oggi in Palazzo Vecchio, in una riunione dal vicesindaco Dario Nardella a cui oltre il Comune di Firenze erano presenti la Regione, la Provincia, il Comune di Sesto, la proprietà, i sindacati di categoria e Assindustria, è stato concordato un ‘accordo quadro’ che prevede alcuni punti fermi: la revoca da parte della proprietà del trasferimento obbligatorio dei 50 dipendenti su Roma e Milano (revoca che le istituzioni avevano messo come pregiudiziale per l’apertura del tavolo); l’avvio di un piano industriale condiviso che preveda la permanenza nel territorio fiorentino di un importante ramo aziendale; l’accesso agli ammortizzatori sociali che permetta ai lavoratori una accettabile continuità di reddito, oltre a fondi per la formazione professionale.“Sono molto soddisfatto.

Dopo mesi di trattative finalmente arriva una decisa schiarita frutto sia della tenacia delle istituzioni, che hanno sempre agito in sintonia, sia di una rinnovata disponibilità delle parti a giungere ad un accordo – commenta il vicesindaco Nardella, che dopo l’incontro ha ricevuto una delegazione di lavoratori – Ora saranno proprio le istituzioni a farsi garanti degli strumenti necessari perché, dopo le verifiche tecniche, l’operazione vada a buon fine, anche con l’ individuazione di una nuova sede.

A questo proposito, il Comune di Firenze e quello di Sesto hanno ribadito la disponibilità a indicare concrete opzioni, funzionali alle esigenze produttive”. Storica casa editrice fiorentina, l’Editoriale Olimpia nasce nel 1940 come costola dell’importante gruppo editoriale Vallecchi, nota fucina del Novecento letterario italiano. Si specializza in quegli anni in riviste dedicate allo sport, al tempo libero e alla vita all’aria aperta, seguendo l’amore per la tradizione e per la terra toscana della famiglia Vallecchi. Nel 1977 diventa S.p.A.

e dal 1994 inizia un periodo di grandi impulsi editoriali che la trasformano in breve tempo, con una serie di acquisizioni e innovazioni, nel grande gruppo editoriale di rilevanza nazionale che è oggi.

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