Il “Ponte Mediceo di San Clemente tra Reggello–Rignano: stato dei lavori di completamento del ponte e rischio idraulico a causa della scarsa manutenzione dell’alveo del fiume Arno” sono stati al centro di un’interrogazione di Andrea Calò e Lorenzo Verdi (Prc-Pdci-Sc) alla quale ha risposto la vice presidente della Provincia Laura Cantini. “Le precipitazioni delle scorse settimane hanno gonfiato i fiumi ed hanno aggiunto problemi a quelli che il ponte già presentava.
I nostri dipendenti della viabilità sono intervenuti dove c’erano i rischi superiori, soprattutto dove si sono verificate frane. Il ponte è attualmente aperto, a senso unico alternato, ma non ci possono passare sopra i mezzi superiori agli 80 quintali. E’ in corso un monitoraggio continuo della situazione e, stante la situazione attuale, non vi sono né pericoli né ulteriori peggioramenti. Come Provincia abbiamo affidato l’incarico della progettazione definitiva del lavoro, che servirebbe a completare l’intervento di consolidamento del ponte, all’ingegnere Benedetti che lo sta redigendo; siamo però bloccati dalla procedura del Tribunale di Firenze in seguito ad un problema che è sorto nell’esecuzione del primo lavoro.
La C.T.U. è in corso, l’abbiamo anche sollecitata, ed attendiamo l’esito di questa perizia che dovrebbe sbloccare l’iter e darci la massima garanzia a riaprire il ponte, per quanto sarà possibile. Riguardo agli interventi del Consorzio di bonifica, ho chiesto espressamente di verificare gli interventi. Lavori sono stati fatti sia nel 2008 e nel 2009 e sono previsti interventi anche quest’anno”. Calò si dichiara insoddisfatto sul: “Definitivo completamento dei lavori sul Ponte mediceo, sulla messa in sicurezza e sulla pulizia dell’alveo sotto il ponte.
A riprova di ciò, ancora non sono stati dimostrati gli interventi realizzati dal Consorzio di bonifica, dal quale mi sarei aspettato una maggiore attenzione e capacità d’intervento in un punto degli argini dove insistono numerose criticità. Troppo comodo essere pagati per interventi sui quali non ci sono dati riscontrabili. Per quanto riguarda il completamento dei lavori del ponte le popolazioni dei Comuni si attendono atti e fatti concreti poiché quell’opera risulta essere strategica e funzionale dal punto di vista della viabilità, della comunicazione e dei bisogni socio-sanitari e scolastici della popolazione.
Senza parlare, ovviamente, delle numerose attività produttive messe in crisi da infrastrutturazioni lacunose o pericolose. Forse sarebbe opportuno che il Presidente della Provincia ed i Sindaci tenessero informati i cittadini riferendo, oltre alle risorse e i tempi, anche le considerazioni che la magistratura ha in corso sul versante delle responsabilità. Prendo atto quindi della risposta che ha dato l’Assessore, spero che tra l’Ingegnere Benedetti, il C.T.U. e la Provincia sblocchino la situazione dal punto di vista giudiziario”.