Il governo fa gli annunci, ma poi decide senza consultarsi, nemmeno con i suoi esponenti e meno che mai con gli enti locali che, del federalismo, dovrebbero essere i primi beneficiari. Questa la principale considerazione emersa stamani durante gli interventi che si sono volti nel corso del primo incontro ufficiale del Coordinamento del Centro Italia che si è svolto a Firenze. Alla riunione di Palazzo Medici Riccardi hanno partecipato Regioni, Province e Comuni di Toscana, Marche, Umbria, Lazio ed Emilia Romagna.
Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, ha introdotto il dibattito presentando il contenuto del “Patto di Cagli”, documento programmatico formulato il 28 ottobre 2009 in occasione del primo incontro tra le amministrazioni locali dell’Italia centrale (in allegato tutti i firmatari ndr). All’incontro di Firenze hanno partecipato: il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, i parlamentari Vannino Chiti e Oriano Giovannelli.
Presenti anche numerosi sindaci e presidenti di Provincia. Insieme a loro Agostino Fragai, assessore della Regione Toscana alle Riforme istituzionali ed Enti locali. “Il Centro rappresenta una parte vitale del Paese – ha dichiarato il Presidente Andrea Barducci – una voce che vuole esprimere un nuovo punto di vista nel dibattito politico nazionale. Con l’incontro di oggi si esce dalla fase di avvio del Coordinamento del Centro Italia per passare ad una maggiore concretezza e progettualità”. “Il prossimo step – ha concluso Andrea Barducci – sarà un incontro a breve a Roma con tutti i parlamentari del Centro-Italia.” Il dibattito che si è svolto a Palazzo Medici, al quale hanno contribuito anche rappresentanti di comuni e associazioni del territorio, ha toccato tutte le tematiche fondamentali per il futuro del Centro Italia: federalismo fiscale, infrastrutture e necessità di interventi, iniziative contro la crisi, investimenti per le scuole e la formazione. Matteo Ricci, Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, ha ricordato che: “il baricentro del dibattito politico italiano è tutto spostato al Nord o al Sud e, in questo disequilibrio, il Centro rischia di rimanere schiacciato tra le richieste dell’uno e le problematiche dell’altro”.
“Con la crisi economica in corso – ha aggiunto Ricci – occorre una politica che unisca, non che divida”. Nicola Zingaretti ha sottolineato “le grandi potenzialità di questa iniziativa, che si colloca in un momento di ricerca di un nuovo modello di sviluppo, migliore di quello adottato finora, che ci permetta di riaccendere l’economia e di traghettare le popolazioni fuori dalla crisi”. “Una delle prime battaglie – ha proseguito – è quella di fermare il folle drenaggio di fondi dagli enti locali per indirizzarli verso pochi.
Penso alle varie pratiche commissariali in atto nel paese, cosa che toglie fiato e risorse all’intelligenza e alla progettualità dei territori”.