Torna il Barcamp di Palazzo Vecchio. Dopo l’evento del luglio scorso nel Salone dei Cinquecento, la ‘non-conferenza’, sorta di brainstorming tecnologico che permette a tutti di esporre il proprio punto di vista in modo informale, veloce, paritario e trasparente, si sposterà all’ex carcere delle Murate per discutere dei ‘nuovi spazi urbani’. L’appuntamento è per il prossimo sabato, 16 gennaio, dalle 14 alle 18, in contemporanea alla festa-anteprima di quel che diventeranno le Murate nei prossimi mesi, ovvero il nuovo fulcro della contemporaneità fiorentina. “A luglio - ricorda l’assessore alla cultura Giuliano da Empoli - il Barcamp è stato un evento in un certo senso pionieristico: alcune centinaia tra operatori culturali, appassionati, semplici cittadini, invasero pacificamente il Salone dei Cinquecento, luogo austero di arte, politica e storia, per discutere e lanciare proposte sulla contemporaneità.
Un tema a-specifico intorno a cui venne abbozzata, in modo veloce e partecipato, una mappa di tutte le principali sensibilità cittadine” “Adesso, con il Barcamp alle Murate - continua da Empoli - l’argomento sarà più delimitato: i nuovi spazi urbani, ovvero un possibile utilizzo dei tanti luoghi che già ci sono in città e che vengono o non usati, o usati poco. Firenze, seppur delimitata, non è una città finita e questo Barcamp vuole essere l’occasione di tener vivo un dibattito sull’utilizzo degli spazi urbani: dal ruolo delle piazze nell’ospitare opere di arte pubblica alla riscoperta di spazi come le Murate stesse o a una nuova fruizione dei musei civici.
Il Barcamp mira a raccogliere idee, proposte ed opinioni per una città sempre più ricca di spazi creativi”. E il luogo scelto, le Murate, non è casuale, in quanto l’ex carcere diventerà il nuovo epicentro della contemporaneità fiorentino e snodo culturale di livello internazionale. Il fulcro del progetto di riqualificazione del complesso, ora già in parte recuperato come edilizia residenziale pubblica, si completerà infatti nei prossimi mesi con un caffè letterario e botteghe creative, e con un ‘rifugio’ ai cosiddetti ‘Smart dissidents’, attivisti politici e bloggers della generazione 2.0 che utilizzano internet per far sentire la loro voce e che a Firenze, sulle orme della ‘Maison’ parigina per giornalisti perseguitati, troveranno accoglienza sia virtuale che reale.
Alle Murate ci sarà poi il Suc, acronimo per Spazi urbani contemporanei: non un mero luogo espositivo, di cui già la città è ricca, ma un laboratorio permanente delle idee che faccia di Firenze il fulcro delle arti visive, della musica, del teatro, delle performances, passando per il cinema, la moda, la botanica e la cucina. Interdisciplinareità e contemporaneità a 360 gradi, insomma, che proprio sabato verranno ‘assaggiate’ con una kermesse fatta di musica e spettacoli che accompagnerà il Barcamp e proseguirà fino a mezzanotte. Le iscrizioni al Barcamp sono già aperte: chi desidera partecipare deve visitare il sito dove sono raccolte le informazioni necessarie.
La partecipazione è gratuita.