Le visite specialistiche di primo livello, ora, sono distinte da quelle di secondo livello, ed è così cambiata la modalità di prenotazione.
Il Dipartimento aziendale delle specialistiche mediche, diretto dal dottor Giancarlo Landini, si è impegnato, in questi mesi, per organizzare al meglio, in tutta l’Azienda Sanitaria, i servizi per l’assistenza alle malattie neurologiche e nell’anziano, ed in particolare i servizi che si occupano di persone con demenza.
Landini precisa che il dipartimento delle specialistiche mediche, seguendo la delibera regionale 1080 delDicembre 2016, sta riorganizzando tutte le visite ambulatoriali distinguendo fra prime visite e controlli.
“Questo riduce i tempi della prima visita e garantisce la presa in carico per il follow up –ha detto- quindi con questo sistema i pazienti con Alzheimer sono visti prima e seguiti meglio dopo. Io penso –ha proseguito Landini- che le associazioni dei malati siano molto utili al nostro sistema sanitario specie quando lavorano in sinergia con le strutture pubbliche e non in maniera parallela o contrapposta.
Spero che con AIMA si possa fare un grande lavoro e siamo pronti ad instaurare un periodico confronto diretto per recepire consigli, suggerimenti e proposte di collaborazione per affrontare insieme questa difficile patologia”.
Il dottor Pasquale Palumbo, direttore dell’area aziendale malattie cerebrovascolari e degenerative, ha spiegato che l’offerta degli spazi ambulatoriali dedicati a coloro che soffrono di demenza non è diminuita; si sono solo modificati i meccanismi di accesso alla prestazioni e, in pratica, la prima visita specialistica neurologica e geriatrica è separata dalla visita di secondo livello che ricomprende anche le unità di valutazione Alzheimer-UVA”.
Il dottor Palumbo intende rassicurare le famiglie che tutti i progetti legati al miglioramento dei servizi per la demenza previsti dalle normative regionali e nazionali non solo non verranno abbandonati dall’Azienda USL Toscana centro ma saranno ulteriormente sostenuti e sviluppati.
“Il volume delle attività è rimasto invariato abbiamo solo riorganizzato la struttura della visita –aggiunge Palumbo- procedendo anche a correggere le forti dismogeneità che erano presenti nei territori, sia in relazione alla tempistica della visita che alla modalità di esecuzione; basti pensare che in alcune realtà la visita si prolungava perché venivano erogate prestazioni diagnostiche che potevano essere svolte separatamente. Ora il tempo dedicato alle prestazioni per i pazienti con demenza aumenterà”.
Inoltre l’Azienda Sanitaria collabora da anni con Aima (associazione italiana malati di Alzheimer) e con le altre associazioni presenti nelle singole realtà territoriali, e in questa particolare fase riorganizzativa è quindi disponibile a raccogliere anche eventuali segnalazioni per il miglioramento dei servizi.