Anas (Gruppo FS Italiane) ha riaperto al traffico la strada statale 67 “Tosco Romagnola” in provincia di Forlì Cesena, da Dovadola fino al confine con la Toscana.
Nel dettaglio il tratto incluso tra i comuni di Dovadola e Rocca San Casciano – dal km 163,600 al km 169 – è aperto al traffico dalle ore 6 alle ore 23 mentre in orario notturno il transito viene consentito ai soli mezzi di soccorso ed emergenza.
Ai fini di garantire la sicurezza stradale, qualora venga emessa una allerta meteo di codice rosso per rischio idrogeologico, o per criticità idraulica o per criticità temporali, nello stesso tratto sarà istituita la chiusura al traffico – in via precauzionale per l’intera durata dell’allerta – a tutti i mezzi ad eccezione di quelli di emergenza e soccorso.
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Inoltre, dal km 146 al km 173 vige il divieto di transito ai cicli e motocicli. Mentre tra il km 142,270 e il km 178,300 è disposto il divieto al transito per i mezzi pesanti con massa superiore alle 32 tonnellate.
Lungo la statale, dove sono attivi in diversi punti sensi unici alternati o restringimenti di carreggiata, vige il limite di velocità a 50 km orari e il divieto di sorpasso.
La chiusura al traffico della SS67 si era resa necessaria a causa delle innumerevoli frane e smottamenti che si sono verificati nel corso della forte ondata di maltempo che ha colpito la regione Emilia-Romagna.
Dalla chiusura della statale, lo scorso 16 maggio, Anas ha lavorato senza sosta per poter riaprire rapidamente la tratta ai mezzi di soccorso ed emergenza e successivamente, ripristinare le condizioni necessarie per consentire il transito ai mezzi e veicoli.
La riapertura al traffico della SS67, dove rimane attivo il presidio, è stata possibile in virtù degli importanti interventi eseguiti dal personale Anas e dalle Squadre incaricate, in alcuni casi avvenuti anche grazie alla sinergia e collaborazione del personale e dei mezzi delle Forze dell’Ordine tra cui i Vigili del Fuoco.
Lungo la statale 67 sono stati eseguiti importanti interventi tra cui: la rimozione del materiale riversatosi sul piano viabile, la posa di new jersey di cemento a bordo strada per sostituire temporaneamente i guard-rail danneggiati delle frane, la pulizia del piano viabile, la realizzazione di opere di protezione lato monte.
Contestualmente proseguono le attività di monitoraggio dei versanti, di programmazione di ulteriori interventi volti alla completa e definitiva risoluzione degli ingenti danni provocati dal maltempo.
Oggi Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, componente VIII Commissione ambiente, è stata in visita urgente nei territori dell'Alto Mugello, colpiti dai gravi danni del maltempo.
Prima tappa a Firenzuola, dove Mazzetti si è confrontata con il sindaco Giampaolo Buti, la Giunta, le imprese e le categorie economiche. Punto prioritario è "ripristinare la viabilità – spiega Mazzetti – per l'Emilia-Romagna, che è di riferimento per la popolazione e soprattutto per le imprese. Il comparto della pietra, storica eccellenza di Firenzuola, ha estremo bisogno di poter tornare a trasportare, a pieno carico, verso Ravenna". I partecipanti hanno posto anche il problema dell'isolamento della frazione di Piancaldoli. È emersa, inoltre, la necessità di "favorire il turismo in questi luoghi, dopo le molte disdette di questi giorni, anche con una specifica campagna promozionale della Regione e del Ministero".
Sulla strada per Palazzuolo, la parlamentare eletta nel territorio mugellano si è fermata, insieme all'assessore Angelo Di Meo, nella zona Camaggiore, dove ha incontrato i funzionari della Città Metropolitana impegnati nel monitoraggio delle frane.
Arrivata a Palazzuolo sul Senio, accompagnata dal Sindaco Moschetti, dai consiglieri Rodolfo Ridolfi e Raffaella Ridolfi, ha visitato la frana di Baffadi dove sono operativi il Genio Militare e i Vigili del Fuoco. Mazzetti ha ringraziato "i militari, eccellenza e vanto del nostro Paese, per ciò che stanno facendo e il Ministero della Difesa, che è subito intervenuto". "Visto che ho richiesto formalmente l'intervento dell'Esercito e del Genio Militare in particolare – ricorda – apprezzo l'impegno profuso per sistemare uno dei punti peggiori e più importanti per la viabilità. Bisogna intervenire con urgenza anche su Firenzuola e su tutto il versante toscano colpito. Per questo, mi stupisco che la Prefettura di Firenze, a differenza di quella di Ravenna, non abbia ancora fatto intervenire il Genio: appurerò questa situazione".
Mazzetti si è confrontata con i referenti di Coldiretti Firenze e Coldiretti Ravenna che hanno esposto il "problema dei castagneti, dei frutteti, dei foraggi e della zootecnia: tutti hanno bisogno al momento di indennizzi". A seguire, incontro con gli sfollati accolti all'agriturismo Ca' nova.
Hanno partecipato Matteo Borselli, segretario di zona Mugello Coldiretti, Nicola Zacccaroni, vicepresidente Anacli, Nicola Grementieri, presidente di zona Collina Faentina Coldiretti Ravenna, Maurizio Nati, vicesindaco Casola Valsenio, Alessandro Pifferi, rappresentante dei castanicoltori.
Sempre a Palazzuolo sul Senio, Mazzetti ha incontrato le imprese del distretto della meccanica, che con l'indotto dà lavoro a circa 300 persone: "Serve almeno una linea libera per trasporti pesanti, in tempi sufficienti brevi, anche 10 giorni massimo". Gli imprenditori hanno chiesto, infatti, il ripristino della strada in località Casole immediatamente "anche con soluzioni provvisorie, purché si possa transitare con mezzi pesanti. Le aziende hanno necessità di tornare a essere collegate con l'Emilia-Romagna per non perdere consegne e nuovi ordini rischiando di perdere competitività".
"Non possiamo permetterci pastoie o lungaggini – prosegue Mazzetti già relatrice del nuovo codice – altrimenti: gli affidamenti devono essere diretti e veloci con affidamenti d’urgenza. Per questo, dobbiamo usare le nuove norme del codice appalti che è stato concepito per fare le opere". "Questo – rimarca Mazzetti – dev'essere anche un momento di rinnovamento culturale. Servono provvedimenti immediati per la manutenzione del territorio: curare i fiumi, le montagne e i boschi. Bisogna proprio cambiare approccio. Bisogna tagliare dove necessario, irregimentare le acque, fare opere idrauliche, semplificando le procedure burocratiche, senza ideologia, soprattutto riducendo le troppe competenze e norme, spesso contrastanti". "Nell'immediato, occorre subito ripristinare la viabilità per la Romagna, anche in via provvisoria e contestualmente trovare forme per incentivare le aree interne e chi le custudisce con il suo lavoro e il suo impegno", conclude Mazzetti.