Cresce la necessità di avere risorse per i primi aiuti a famiglie ed imprese colpite dall’alluvione, ma per questo servono finanziamenti da parte del Governo che ancora non ci sono. “Roma non ci dimentichi. Dobbiamo fare presto e dare risposte ai cittadini” sottolinea il presidente della Toscana e commissario delegato per l’emergenza Eugenio Giani, durante un briefing veloce con i giornalisti nel mezzo della riunione di ieri con il comitato di garanzia, organo con funzioni consultive, dove siedono le categorie economiche, i sindacati e l’associazionismo, “tutte insieme impegnate in queste ore – sottolinea Giani – nel fare pressing comune sul Governo e le istituzioni romane”. Riunioni, tra ufficio del commissario e gruppo di coordinamento tecnico, che si susseguono quotidianamente oramai.
Fino ad oggi dalla Protezione civile nazionale sono arrivati 5 milioni di euro. “Ma solo per gli interventi di somma urgenza già eseguite, dalla Regione e dai Comuni, siamo a 70-80 milioni di euro spesi, forse anche di più” spiega Giani. La Regione, con un emendamento alla variazione di bilancio per l’anno in corso presentato dallo stesso presidente, ne ha aggiunti altri venticinque. Altrettante sono le risorse di micro-credito e garanzie sui prestiti offerte da Fidi Toscana e un fondo Bei.
“La presidente del Consiglio Meloni – ricorda il presidente della Toscana - ha oggi detto che 1, 2 miliardi di euro di risorse del Pnrr potranno essere utilizzate da Emilia Romagna, Toscana e Marche per i danni da maltempo subiti negli ultimi mesi. Si tratta di una misura importante. Ma ci vorrà tempo, alcuni mesi, perché queste risorse siano davvero disponibili: va concordato con Bruxelles il cambio di destinazione. E la necessità, adesso, è quella invece di far presto per poter offrire i primi ristori di cinquemila euro alle famiglie e 20 mila euro alle imprese”. Di questo, ma anche della sospensione degli adempimenti fiscali e previdenziali per cui serve una legge, Giani sta parlando con Roma.
Approfondimenti
Sul sito della Regione, alla pagina dedicata all’alluvione, www.regione.toscana.it/-/emergenza-alluvione-2023, sono disponibili i moduli per la ricognizione dei danni, che già si possono inoltrare.
Il commissario ha tempo fino al 3 dicembre per comunicare al Governo l’entità. Il conto, secondo le stime aggiornate riferite da Giani, già sfiorerebbe i tre miliardi.
“E’ stato approvato all’unanimità nel Consiglio regionale toscano un ordine del giorno di Fratelli d’Italia di cui ero primo firmatario (sottoscritto in fase di discussione anche dal Partito democratico e gli altri gruppi) che impegna la Giunta Giani a garantire il blocco delle tariffe delle bollette dell’acqua alle famiglie e alle imprese che rientrano nello stato di emergenza alluvionale e ad assicurare quindi che il costo dei maggiori consumi di acqua - necessaria per pulire case e capannoni - non gravi sugli utenti.
Famiglie, professionisti ed imprese infatti hanno utilizzato e stanno ancora utilizzando migliaia di metri cubi di acqua per ripulire le loro case e le loro attività dai detriti dai rifiuti e dal fango portati dall'alluvione. Si sta verificando una impennata dell'utilizzo dell'acqua, quindi il semplice spostamento delle scadenze, già deciso da Arera, rischia solo di rimandare di qualche mese il pagamento di bollette molto più elevate del solito. Per questo abbiamo presentato un ordine del giorno collegato all'ultima variazione di bilancio affinché la Regione Toscana contratti con Autorità Idrica Toscana e i gestori del Servizio idrico (Publiacqua, Acque spa, Gaia, ecc)l'esenzione di cittadini, professionisti e imprese dal pagamento delle bollette dell'acqua e comunque che il calcolo dei consumi idrici venga sospeso dal 2 novembre e riparta solo ad emergenza conclusa.
Inoltre impegniamo la Giunta a assicurare che i mancati introiti delle aziende del servizio idrico non si facciano ricadere sulle tasche dei cittadini, ma che siamo recuperati nelle economie finanziarie e dagli utili delle aziende. Tutta la comunità deve impegnarsi affinché la nostra Regione torni a correre il prima possibile, chiediamo pertanto che facciano la loro parte anche le aziende del servizio idrico (che sono prevalentemente pubbliche). Ci auguriamo che la Giunta Giani si attivi quanto prima con AIT per programmare subito gli azzeramenti e le riduzioni delle tariffe" lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e Presidente della Commissione Controllo Alessandro Capecchi.
“Eugenio Giani ha ragione: mentre il governo ha stanziato ‘solo’ 5 milioni, lui ne ha stanziati 50. Si dimentica però di dire che i 5 milioni del governo sono soldi veri, mentre i suoi 50 sono soldi… del Monopoli! Anzi, cogliamo l’occasione per ricordare al Presidente Giani che entro il 2 dicembre dovrebbe compilare e inviare al Governo la lista completa dei danni patiti dalla Toscana. Prima invia la lista, prima il governo potrà stanziare altri fondi. Magari, se anzi che perdersi tra video e conferenze stampa, si applicasse di più alla compilazione di questa lista, i soldi - quelli veri, non quelli che lui promette sulla carta - potrebbero arrivare prima del previsto”. Così Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.