Firenze– La Regione e gli Enti locali sono disposti a farsi carico delle proprie responsabilità, ma questo implica e presuppone che essi vengano coinvolti nel processo decisionale e non che gli immigrati vengano mandati nei vari territori dalle Prefetture senza alcuna intesa o confronto. Questo è il pensiero della vicepresidente della Giunta toscana, Stefania Saccardi, che oggi ha svolto in Aula un approfondimento sulle questioni dell’immigrazione in Toscana. La Saccardi, dopo aver ricordato che nell’ultimo mese, in tre momenti diversi, sono arrivati quasi mille migranti, e che la maggioranza di questi sono fuggiti e hanno raggiunto parenti ed amici fuori dai confini italiani, ha evidenziato che Regioni e Comuni sono stati bypassati e che, per quanto riguarda la Toscana, diviene adesso importante l’incontro previsto proprio questo pomeriggio con il prefetto di Firenze. La vicepresidente della Giunta ha auspicato la riattivazione del tavolo delle Regioni sull’immigrazione e la modifica del Trattato di Dublino in modo che il fenomeno dell’immigrazione clandestina diventi, a tutti gli effetti, una questione europea e non solo italiana.
In questo senso, secondo la Saccardi, l’uscita dell’Italia dall’Unione europea avrebbe conseguenze drammatiche.
Soddisfatto ma anche perplesso, si è detto il consigliere Giovanni Donzelli, secondo cui l’attuale Governo ha creato un disastro sull’immigrazione in Italia. Donzelli ha affermato che il governo ha dimostrato incapacità e ha chiesto di non dimenticare che in Africa, ad esempio, c’è l’allarme del virus Ebola e non si è al corrente se su persone vengono fatti adeguati screening sanitari. Inoltre, visto che il fenomeno è destinato a proseguire, Donzelli ha chiesto cosa si intende fare e se non è il caso di istituire anche in Toscana un qualche Cie.Il vicepresidente del Consiglio regionale, Roberto Giuseppe Benedetti, ha affermato di condividere la relazione della vicepresidente Saccardi, evidenziando tuttavia due criticità, la prima relativa all’operazione Mare Nostrum (operazione militare ed umanitaria destinata al controllo dei flussi migratori, ndr) che deve diventare un problema dell’Europa, la seconda concernente la necessità di coinvolgere la politica, da parte dei prefetti, quando si operano alcune scelte.
In questo senso Benedetti ha auspicato che si trovi un’intesa sulle modalità di assegnazione degli immigrati nelle varie comunità del territorio.
La consigliera Marta Gazzarri, infine, ha sottolineato che il problema non deve essere soltanto italiano. Ha comunque osservato che, in questa campagna elettorale, nessuna forza politica sta mettendo al centro una problematica invece così importante come l’immigrazione. La Gazzarri ha concluso affermando di condividere al cento per cento la relazione della Saccardi.
Soddisfazione per quanto ha affermato in Aula la vicepresidente della Giunta toscana, Stefania Saccardi, è stata espressa dal consigliere Paolo Enrico Ammirati in merito a un’interrogazione da lui presentata, assieme a Giovanni Santini e Jacopo Ferri, sul piano di dismissioni del patrimonio Erp e sulla revisione della legge regionale 5 del gennaio 2014. Ammirati, pur affermando che ulteriori approfondimenti saranno svolti al momento opportuno, ha detto di cogliere nelle parole della Saccardi uno spirito condivisibile e positivo perché si intende far nuovamente partecipare il Consiglio toscano alle decisioni e alle scelte sul piano di dismissione del patrimonio Erp.Le risorse che la Regione mette a disposizione per Vita Indipendente, e che sono aumentate negli anni (dai 2 milioni del 2009 fino ai circa 9 attuali, confermati anche per il 2015 e 2016), sono destinate a garantire ai disabili motori gravi l'indipendenza della propria vita. La conferma delle finalità del progetto arriva direttamente dalla vicepresidente della Regione con delega all'integrazione socio-sanitaria, in risposta ai disabili ed ai rappresentanti delle associazioni Vita Indipendente e Toscana Paraplegici che stamattina hanno dimostrato davanti al Consiglio regionale a Firenze. La vicepresidente tiene a sottolineare che l'impegno assunto dalla Regione per garantire i fondi alle persone con disabilità motoria grave è importante ed è gradualmente aumentato nel corso degli anni.
Un discorso a parte vale invece per le persone con disabilità psichica e sensoriale, per le quali la Regione ha studiato specifiche linee di intervento, anche attraverso la forma delle Fondazioni di partecipazione, proprio con lo scopo di garantire un futuro dopo la perdita dei familiari. Ma per questo tipo di intervento, ha ribadito la vicepresidente, non verrà intaccato il fondo costituito per il progetto regionale "Vita Indipendente". La vicepresidente ha ricordato che nel 2012, quando "Vita Indipendente" è entrato a regime, sono stati erogati contributi a circa 600 persone, passate poi a circa 800 nel 2013 e che il finanziamento regionale, dai 2 milioni del 2009 è salito a 5,2 nel 2011, quindi a 7 milioni nel 2013 (con un altro milione, ad integrazione, stanziato nel corso dell'anno) per arrivare ai circa 9 milioni attuali, che verranno messi a disposizione anche per 2015 e 2016. Infine ha concluso sostenendo che il potenziamento del progetto "Vita Indipendente" va proprio nella direzione di aumentare l'autonomia delle persone in tutti gli ambiti sociali (lavoro, famiglia, scuola) e si è detta disponibile ad un incontro per dare tutte le rassicurazioni in merito.
«Il nostro sistema di accoglienza è al collasso. E il Viminale parla di 800mila profughi, forse più, pronti ad arrivare sulle nostre coste dalla Libia. Bisogna sospende Mare Nostrum che non ha fatto altro che aumentare gli sbarchi e riprendere subito i pattugliamenti in mare». A sostenerlo è Manuel Vescovi, secondo in lista per la Lega Nord nella Circoscrizione Centro per le europee (il primo è Matteo Salvini).
Segretario della Lega Nord Toscana, da oltre 20 anni è militante del Carroccio, ha 43 anni, vive e lavora a Pistoia, dove ha un’azienda che si occupa di marketing e franchising. Prima di diventare un piccolo imprenditore per anni è stato agente nelle Polizia di Stato. Della lotta contro l’immigrazione selvaggia, disumana e clandestina ne ha fatto una missione. «Se un Paese può accogliere un numero massimo di immigrati pari a x – spiega Vescovi - come può superare il suo limite senza che ci siano danni sociali ed economici? È come mettere 100 persone in un ascensore che ne può contenere al massimo 20: il risultato è che precipita.
La stessa cosa accade a uno Stato senza risorse costretto a sostenere una pressione di migranti superiore alla sua portata». «Tutto quello che sta succedendo adesso in Italia – afferma ancora Vescovi - è aberrante e in gran parte è colpa dell’Europa che invece d’intervenire si gira dall’altra parte. L’Italia è in crisi economica ormai da anni, e nessun burocrate a Bruxelles può pensare che nelle condizioni in cui siamo possiamo affrontare i costi di un’invasione di questa portata da soli e rimettere in sesto i nostri conti.
I casi sono due o l’Europa si prende carico di tutti gli sbarchi oppure vanno sospesi. Altro che Mare Nostrum qui è l’Italia che affonda». «Ogni profugo che arriva – ha continuato Vescovi - costa allo Stato italiano 35euro al giorno tra vitto, alloggio e pocket money. Quindi, mentre gli stranieri vengo mantenuti, la nostra gente muore di fame. Mi chiedo quale italiano indigente riceve dallo Stato italiano 35 euro al giorno senza fare un bel niente? La risposta è nessuno! Ci vuole un freno a tutto questo, un freno che deve arrivare direttamente da Bruxelles e se verrò eletto sarò ben lieto di spiegarlo ai miei futuri colleghi, come si dice in Toscana, con le buone o le cattive maniere».