Firenze, 27 settembre 2024- “Alla luce delle notizie riportate da “Panorama” riguardo all’immobile di un parente di primo grado della sindaca di Firenze, Sara Funaro, registrato come locazione breve, chiediamo che sia la stessa sindaca a rispondere in aula alla nostra domanda di attualità.
È chiaro che non ci interessa chi tra i suoi parenti affitti o meno: ognuno dispone dei propri beni come meglio crede. Non ci interessa neppure se quell’immobile sia effettivamente utilizzato per l’affitto breve; ciò che ci preoccupa è la trasparenza riguardo al suo voto in merito alla delibera che vieta le locazioni brevi ai nuovi proprietari, che potrebbe comportare un conflitto di interesse, specialmente considerando le potenziali conseguenze per le casse comunali.
Pertanto, poniamo le seguenti domande alla sindaca:
L’immobile in questione possiede o meglio è o non è registrato sul portale dell’imposta di soggiorno e può essere utilizzato, potenzialmente, come locazione turistica?
- Ha consultato il segretario generale in merito alla sua situazione prima di votare?
- Non ritiene che sarebbe stato più opportuno astenersi dal prendere parte alla votazione della delibera per evitare possibili problemi legati a un conflitto di interesse?
- Non tollereremo risposte evasive. I cittadini di Firenze meritano chiarezza e responsabilità da parte di chi li governa. Chiediamo alla sindaca di affrontare questa situazione con la massima trasparenza e di fornire chiarimenti immediati su queste questioni” dichiarano la capogruppo di Fratelli d’Italia Angela Sirello con i consiglieri Matteo Chelli e Alessandro Draghi.
"Comprendiamo l'imbarazzo della sindaco di Firenze Sara Funaro rispetto alla vicenda relativa agli affitti di immobili di proprietà di sua madre e di suoi parenti, emersa da un'inchiesta giornalistica. L'imbarazzo è insito in una difesa a mezzo stampa che non entra, però, nel merito. Il merito riguarda il fatto che la sindaco Funaro abbia votato a favore di una delibera che avvantaggia i proprietari degli immobili dotati del codice identificativo nazionale per gli affitti brevi previsto per legge - dichiara in una nota il senatore fiorentino di Fratelli d'Italia Paolo Marcheschi - e secondo quanto riportato nell'inchiesta giornalistica, e in atti ufficiali, anche l'immobile di proprietà della madre della sindaco è dotato del CIN.
Si tratterebbe quindi di un vantaggio per quei titolari di immobili in area Unesco a Firenze che comporterebbe un aumento del valore dell'immobile, indipendentemente dall'uso o dalla destinazione. É il Testo Unico degli Enti Locali a sancire espressamente l'obbligo per gli amministratori locali di astenersi dalla votazione di delibere riguardanti interessi propri e di propri parenti sino al quarto grado”.