È stata approvata all’unanimità la legge che modifica il vecchio ordinamento regionale sugli agriturismi in Toscana. Sui contenuti del testo di legge, come anche sulle richieste congiunte di emendamento, si è registrata la convergenza degli interventi dei consiglieri Virgilio Simonti (Pd), Giuseppe Del Carlo (Udc) e Angela Notaro (An/PdL). Mentre il presidente della Regione Claudio Martini ha raccolto l’invito di coinvolgere la II Commissione nella valutazione del Regolamento di attuazione. “Questa è una legge di principio e non di dettaglio – ha affermato Simonti - ed abbiamo chiesto che il Regolamento attuativo possa essere pubblicamente discusso in Commissione Agricoltura, per dare massima trasparenza e togliere i dubbi sull’obiettivo reale di rilancio dell’attività agricola.
Allo stesso tempo, fin da adesso, con un emendamento abbiamo aumentato le sanzioni contro quegli operatori agrituristici che non rispondono alle regole della corretta somministrazione. Ma non dobbiamo dimenticare che i punti di forza della nuova normativa sono la semplificazione e la regolazione dei controlli e l’avvio della ‘filiera corta’ dei prodotti per i pasti”. Anche per Giuseppe Del Carlo la legge è opportuna per permettere agli operatori toscani di essere competitivi con quelli delle altre regioni italiane.
“Sul punto più discusso, quello della somministrazione dei pasti a persone che non pernottano nell’agriturismo, è importante dare precise garanzie di controllo attraverso regole stringenti da prevedere nel Regolamento, in modo da evitare la concorrenza sleale con la ristorazione, ma allo stesso tempo valorizzare i prodotti agricoli ed il territorio”. La consigliera Angela Notaro ha ricordato il lavoro di partenza sulle due proposte di legge e che l’avvicinamento è stato utile per dare una risposta agli imprenditori agricoli che hanno necessità di crescere per mantenere l’attività rurale.
“Inoltre – ha detto l’esponente di An/PdL - abbiamo chiarito molti obiettivi e contenuti su come si deve fare seriamente attività agrituristica. Adesso, serve integrare la norma con una disciplina di dettaglio forte e decisa nel togliere le duplicazioni amministrative, dare certezze ed evitare la concorrenza sleale. La guerra tra categorie economiche è sbagliata, perché l’offerta deve essere diversificata, ma non si devono ignorare le osservazioni per rendere chiara e seria la nuova normativa.
L’ordine del giorno che abbiamo presentato, chiede che ci sia un confronto in II Commissione e che il Regolamento venga varato prima della fine della legislatura, distinguendo con fermezza i due tipi di ospitalità tra alberghiera ed agrituristica”. Nella replica il presidente della Giunta Regionale, Claudio Martini, ha detto: “Raccolgo l’invito dei consiglieri regionali, discuteremo a gennaio in II Commissione la proposta di Regolamento attuativo, poi la Giunta l’approverà prima del termine della legislatura.
Gli uffici e la Commissione agricoltura hanno lavorato molto bene e il dibattito è il risultato di quest’impegno”. Venendo ai contenuti Martini ha sottolineato che con la nuova legge, da una parte, si recepisce e si regola ciò che nella realtà agrituristica stava già cambiando e, dall’altra, si innova e si semplifica. “Le preoccupazioni – ha concluso il presidente della Regione - non sono mai da sottovalutare, ma il testo è una sintesi equilibrata e corretta e l’unanimità non è un fatto di tutti i giorni in politica e necessita del massimo rispetto”. Dopo l’approvazione dei due ordini del giorno, di maggioranza e minoranza, ambedue all’unanimità, sono intervenuti per le dichiarazioni di voto sulla proposta di legge Roberto Benedetti, capogruppo An/PdL, Mario Lupi (Verdi-SeL) e Paolo Titoni (Udc). “Ringrazio i consiglieri della Commissione agricoltura per il lavoro di sintesi – ha detto Benedetti - perché così hanno trovato una soluzione equilibrata che approviamo con un voto favorevole, apprezzando l’impegno del presidente Martini”. “Il confronto e le verifiche non hanno portato ad un compromesso, ma ad una soluzione positiva – ha dichiarato Lupi - che privilegia la ‘filiera corta’ nel consumo alimentare e così sviluppa le produzioni agricole locali ed un diverso tipo di turismo rurale.
Per questo c’è il voto a favore di Sinistra Ecologia e Libertà”. “Finalmente si parla di sviluppo dell’agricoltura – ha detto Titoni - ce ne era bisogno. Alla proposta di legge va il voto favorevole dell’Udc”. (gdi)