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Un accordo finanziario sugli operai della Warnaco di Barberino

Nuova chiusura con 130 posti a rischio. Le lamentele degli operai (1200 euro al mese): «Tolgono il lavoro a noi per dare le commesse ai cinesi». I vertici aziendali del marchio Calvin Klein sposteranno l'attività in Olanda

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2009 15:05

Stanno per andare a casa 130 persone che lavorano nella Logistica della Warnaco (che gestisce il marchio Kelvin Klein), con sede a Barberino di Mugello, che sta per essere trasferita in Olanda. Sono 24 i lavoratori direttamente interessati, più un altro centinaio della cooperativa Cristall. Quelli della sede di Sesto Fiorentino, circa 200, sono salvi. Il licenziatario del business Calvin Klein Collection, vero marchio trainante del gruppo Warnaco, è stata finora la Confezioni Moda Italia srl. Warnaco ne ha venduto le azioni a Calvin Klein Inc., controllata della olandese Philipps-Van Heusen Corporation.

La perdita di 130 posti di lavoro è un dramma per la comunità del Mugello al quale si vanno ad aggiungere altri situazioni difficili. “Un accordo finanziario fatto sopra le teste degli operai quella della Warnaco di Barberino del Mugello, che manderà a casa 130 operai”. Così Alessandro Cresci, consigliere provinciale e coordinatore provinciale di Italia dei Valori, commenta la questione dei lavoratori della Warnaco: “Un accordo finanziario fatto sopra le teste degli operari. Questa è in sintesi la questione di fondo.

Italia dei Valori si opporrà con tutte le sue forze. Voglio innanzitutto dare loro la nostra piena solidarietà. Sul piano più pratico daremo la più ampia voce possibile alla vertenza nelle sedi istituzionali appropriate. Italia dei Valori terrà un canale aperto e diretto con tutte le realtà economiche, che si chiami Seves o Warnaco, che stanno conoscendo momenti di crisi o che, peggio, approfittano di essa per operazioni che in questo momento sono, dal punto di vista etico, del tutto inappropriate.

Possiamo al limite capire le situazioni di crisi irreversibili che tante ziende presentano ma questa, un po' come per la Seves, proprio no”.

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