"Il clamoroso “flop” dei numeri ha dimostrato che a queste primarie non ci ha creduto nessuno. Neppure il Pd, che pure è stato “costretto” a farle. C’è da capirli. Si sono fatte le elezioni primarie, ma il candidato-presidente se lo erano già scelto. Ed anche per individuare i candidati consiglieri i nomi erano stati accuratamente soppesati dalle varie correnti del partito, in una selezione “privata” che poi si è sottoposta solo in modo fittizio alle primarie pubbliche, visto che a Firenze, ad esempio, c’erano da scegliere 14 candidati su un elenco di soli 18 nominativi". E' questo il commento di Marco Carraresi (Udc) sull'esito delle primarie che si tenute ieri in Toscana di cui è possibile leggere cliccando qui. "Allora, che senso ha avuto spendere oltre un milione di euro “pubblici” (circa dieci euro a votante) per una consultazione-farsa, utile solo per regolare qualche residuo contrasto correntizio interno al Pd? E non sono stati solo soldi sprecati, ma anche una distorsione dei meccanismi democratici necessari per selezionare la classe dirigente.
Una distorsione che ha avuto un passaggio chiave nella scelta scellerata di cancellare il voto di preferenza. Sarebbe stato molto più democratico, molto più partecipativo consentire a tutti gli elettori di scegliere direttamente i propri rappresentanti con la preferenza, al momento del voto regionale. Invece, in Toscana, c’è stato un “patto di ferro” tra Pd e Pdl, in Regione Toscana, prima per cancellare la preferenza, poi per opporsi alla nostra richiesta di ripristinarla" aggiunge Carraresi.
"L’Udc è per le primarie vere, quelle che si fanno con il voto di preferenza, non per primarie finte, che servono a ben poco, e che rischiano di aumentare ancor più personalismi e giochi sotterranei. Per questo - termina il consigliere regionale - restiamo convinti che, alla fine, la modalità della preferenza, è quella che, pur non senza difetti, meglio corrisponde alle esigenze. Per questo chiediamo ai cittadini toscani di esprimere un segnale chiaro verso quei partiti che hanno deciso l’esproprio del voto di preferenza per le loro convenienze di potere". “Ce lo aspettavamo.
I deludenti dati sull'affluenza alle primarie di ieri – ha commentato Alessandro Cresci, segretario provinciale di Italia dei Valori Firenze - non fanno altro che confermare le nostre critiche alla legge elettorale della regione Toscana così com'è. Un inutile spreco di soldi pubblici per una legge antidemocratica che crea un Consiglio Regionale di nominati e non di eletti. E' stato speso un milione di euro per veder votare il 3,8% della popolazione. E cinque anni fa non è che fosse andata tanto meglio con circa il 5% di votanti.
Votare un Consiglio preconfezionato evidentemente non appassiona un popolo profondamente democratico quale è quello toscano. Nella prossima legislatura Italia dei Valori si batterà perchè questa legge venga cancellata per ritornare alle preferenze. Possibilmente senza l'ulteriore spreco di risorse del possibile referendum consultivo appena accolto”.