“Se il consigliere Mario Razzanelli intende aderire e partecipare alla vita politica della Lega Nord ne è libero, ma certamente non può farlo attraverso l’introduzione in Consiglio comunale del simbolo di quel partito”. Lo ha detto stamani il capogruppo del Pd Francesco Bonifazi. "Ricordo – ha aggiunto Bonifazi - che la lista della Lega Nord si era presentata alle elezioni amministrative ed è stata bocciata dai fiorentini". Il capogruppo Bonifazi ha fatto presente che la questione non è solo politica, ma anche regolamentare.
“Le norme – ha spiegato Francesco Bonifazi - che regolano l’attività dei gruppi consiliari sottolineano l’importanza del legame che esiste fra i gruppi consiliari e la lista che riceve dai cittadini il consenso necessario per entrare in Consiglio comunale”. Ed infine una riflessione: “Pur sapendo che non esiste un vincolo di mandato, cosa penseranno gli elettori della lista Firenze C’è che da un’esperienza di voto per una lista civica si troverebbero, invece, rappresentati da un partito strutturato come la lega Nord”. Il presidente del consiglio comunale Eugenio Giani prova a mediare e propone la dicitura “Firenze C’è – Lega Nord” per il nuovo gruppo di Mario Razzanelli.
“Non sarebbe corretto – ha spiegato Giani - eliminare del tutto la parola Firenze C’è anche in base a quanto riportato dal regolamento del Consiglio comunale. La soluzione potrebbe essere appunto quella di aggiungere il trattino seguito da Lega Nord che rappresenta il partito al quale Mario Razzanelli ha aderito”. Il presidente del Consiglio Giani durante la riunione dei capigruppo di questa mattina ha citato l’articolo 6 del regolamento del consiglio comunale e l’articolo 8. All’articolo 6 si legge: “E’ consentita la costituzione di gruppi consiliari formati da un solo consigliere quale unico eletto in una lista che abbia partecipato con proprio contrassegno alle elezioni comunali.
Nel corso del mandato non possono essere costituiti ulteriori gruppi formati da un solo consigliere”. (lb)