Dieci anni. Da dieci anni, nella settimana che precede il Natale, va in scena il campionato di approcci di golf più famoso del mondo che ha quale straordinario terreno di gioco il Ponte Vecchio, Firenze ed il suo fiume. Ovviamente si parla del Ponte Vecchio Golf Challenge, evento nato sotto l’egida di Conte of Florence e Mediavip, che negli anni è cresciuto nella sua forza comunicativa, attraverso creatività, marketing e tanta passione, e che si è consolidato in quello che, nell’immaginario collettivo golfistico nazionale e internazionale, è divenuto un punto di riferimento al pari di grandi eventi internazionali, forse più convenzionali, sicuramente meno suggestivi.
Al decimo anno di età è ormai evidente che la manifestazione appartiene ormai alla comunità internazionale dei golfisti, simbolo ed espressione di uno sport salito nel gotha olimpico ma anche di una identità nazionale che si esprime nel suo lato positivo e creativo come “brand Italia”. “Voglio vivere cosi” recita il claim della promozione della Regione Toscana, ed è ciò che sicuramente sarà nei pensieri dei milioni di golfisti nel mondo spettatori televisivi dell’evento.
Dal 18 al 20 dicembre, dal Ponte Vecchio, all’ombra del Corridoio Vasariano, saranno dodici i campioni di golf, in rappresentanza di altrettante nazioni, che si sfideranno con formula round robin, nell’approccio a tre green galleggianti sull’Arno, sotto le finestre degli Uffizi. E se la furia dell’Arno lo scorso anno aveva strappato le isole dai loro ormeggi, costringendo l’organizzazione a varare l’isola sospesa sul letto del fiume in piena, quest’anno l’occasione sarà quella di costruire i nuovi green con concept innovativi, sempre più “agili” nell’assecondare lo scorrere del fiume e i suoi dinamismi.
Ma nel decimo anniversario le novità non riguarderanno certo solo le isole. C’è infatti grande fermento sotto il profilo istituzionale intorno all’evento. Gli Enti Locali (il Comune, la Provincia e la Regione), le autorità sportive (la Federazione Italiana Golf e il Coni) hanno voluto attuare scelte importanti e significative ai fini dell’organizzazione di questa edizione che per la prima volta vivrà anche ed in sintesi, dei simboli che appartengono al cerimoniale dello sport Olimpico.
In primis infatti la cerimonia di apertura: anticipata dal lancio dei paracadutisti della Folgore davanti al Ponte Vecchio proprio venerdì 18 dicembre quando, dallo storico Circolo Canottieri Firenze, davanti alle autorità politiche e sportive, ai giocatori e ai protagonisti dell’evento, sarà ufficialmente dato il via alla decima edizione del Ponte Vecchio Golf Challenge. Da qui, infatti il via a una tre giorni densa di appuntamenti sportivi in primis, ma anche artistici, culturali, e, naturalmente, eno-gastronomici, volti appunto a esaltare le eccellenze fiorentine, toscane, italiane.
La città, il suo tessuto economico sono state direttamente coinvolte con iniziative che non solo faranno da volano per l’evento stesso, ma riusciranno in quello che da tempo vuole essere l’obiettivo della Federazione Italiana Golf, ovvero quello di avvicinare il golf e i suoi protagonisti alla gente. Di più, quello che con le istituzioni locali si sta costruendo, è una sinergia per fare di questo evento, che ogni anno raggiunge nella distribuzione televisiva internazionale oltre 215 milioni di case attraverso le produzioni televisive italiane e internazionali, un elemento forte di promozione delle eccellenze toscane e nazionali in vista delle grandi manifestazioni che vedranno il capoluogo fiorentino protagonista nei prossimi 3 anni (l’Anniversario di Firenze capitale d’Italia, la riapertura del Teatro dell’Opera, e le celebrazioni dedicate a Vespucci con il probabile arrivo del presidente Barak Obama in quel di Firenze) con evidenti ricadute sulla città e la sua economia.
E’ infatti allo studio un protocollo di intesa tra le istituzioni locali e l’organizzazione dell’evento che di fatto inserisce il Ponte Vecchio Challenge in una pianificazione triennale di grande respiro. Un sforzo che gli organizzatori e sostenitori tra le istituzioni locali si augurano sia colto con la dovuta importanza anche dalle istituzioni nazionali a governo della promozione turistica del nostro paese, del brand Italia e la sua eccellenza. Ma per tre giorni, dal 18 al 20 dicembre, appunto, protagonista assoluto sarà ancora una volta il Ponte Vecchio con il tee all’ombra del corridoio vasariano, l’Arno e i suoi tre green galleggianti, il Circolo Canottieri Firenze trasformato in Paddock, osservatorio privilegiato delle performance dei professionisti, il Palagio di Parte Guelfa autentica club house e punto di riferimento dell’evento, e Piazza della Repubblica che si trasformerà nel Golf Village intorno ad un monumentale putting green, con gli stand della Federazione Italiana Golf con i suoi maestri e quelli dei partner dell’evento.
Mancano pochi tasselli per completare la griglia dei 12 giocatori che si sfideranno per la conquista del Challenge, una splendida opera realizzata da Richard Ginori su un antico disegno del Cellini. Parlando di giocatori vorremmo iniziare proprio da quello che viene ormai riconosciuto come il volto femminile del Ponte Vecchio, e che quest’anno più che mai è il volto italiano per eccellenza del golf femminile. Dopo l’annuncio della maternità Diana Luna ha già garantito che giocherà a Firenze la sua ultima gara prima per dedicarsi ai preparativi in vista del lieto evento.
Con Lei, impegnata a difendere i colori azzurri, anche il gradito ritorno di Robert Karlsson, in rappresentanza della Svezia. Tornerà anche lo svizzero Julian Clement, vincitore lo scorso anno della specialissima gara di trick shot competition E tornerà anche il norvegese Jan Are Larsen a difendere il titolo conquistato lo scorso anno. Tra le new entry già annunciata la partecipazione dell’inglese Benn Baraham. Confermati anche Jerome Theunis per il Belgio, David Lynn in rappresentanza del Regno Unito, Rolf Muntz per i Paesi Bassi e Gaurav Ghei per l’India.
Su tutto la forza mediatica di un evento che non solo rappresenta una straordinaria sfida golfistica - ben lo sanno giocatori quali Bernhard Langer e Marc Warren che freschi di titolo mondiale giunsero a Firenze in due differenti edizioni, forse sottovalutando la difficioltà dell’impresa, totalizzando entrambi “0” punti nelle qualificazioni – ma che vanta aspetti, quali la stessa location, la capacità di portare il golf in mezzo alla gente, la ricca offerta di eventi collaterali che allargano l’obiettivo dalla gara di approcci, dai suoi campioni alla magia di una Città, di una Regione e di un Paese straordinari, ebbene, tutto ciò contribuisce a fare di questo evento, qualcosa di davvero unico, cartolina dell’Italia del golf, dell’arte e della cultura nel mondo.
Per seguire da vicino la manifestazione è possibile collegarsi al sito www.pontevecchiochellenge.it, qui verranno pubblicate non solo le informazioni settoriali, ma il live scoring del torneo, le dichiarazioni dei giocatori e le news aggiornate Ponte Vecchio Golf Challenge 2009 – International Approach Championship