"Questa vicenda non è assolutamente rappresentativa di una realtà di eccellenza come quella del Comune nel quale il servizio si trova e, tantomeno, di una regione come la Toscana che ai servizi educativi alla prima infanzia ha dedicato grande attenzione. Un’attenzione testimoniata da precise scelte politiche e da un impianto normativo che fa della qualità l’elemento fondante dei sistemi educativi territoriali". E’ quanto ha dichiarato l’assessore alla pubblica istruzione Rosa Maria Di Giorgi dopo che ieri, a Pistoia, due maestre di un asilo nido sono state arrestate con l’accusa di maltrattamenti ai bambini. "Il Comune di Firenze – ha sottolineato l’assessore – ha realizzato nel corso degli ultimi dieci anni un sistema integrato che, a fronte di un numero molto elevato di servizi, per lo più pubblici e convenzionati di diverse tipologie, accoglie al suo interno numerosi servizi privati autorizzati e accreditati, garantendo la funzione di ente regolatore della rete cittadina.
I numeri ci dicono che 1.790 bambini sono accolti nei 42 servizi a gestione pubblica, 708 bambini nei 42 servizi convenzionati, 900 nei 46 servizi privati. L’amministrazione ritiene che crescita, sviluppo, educazione siano una responsabilità pubblica ma che ciò non rappresenti un ostacolo nel prevedere una collaborazione fattiva con il privato. Nostra intenzione è quindi rassicurare le famiglie sul nostro impegno nel destinare risorse umane e finanziarie per garantire la qualità di tutti i servizi sia pubblici che privati anche attraverso appositi strumenti di valutazione della qualità di cui l’amministrazione si è dotata man mano che il sistema è diventato più complesso e articolato". "Attualmente – ha ricordato l’assessore di Giorgi - il regolamento di autorizzazione e accreditamento dei servizi privati, che tutti possono visionare sul sito del Comune di Firenze, rappresenta una garanzia sia nei contenuti che nelle modalità di attuazione.
Si richiede anzitutto ai servizi privati non solo il rispetto dei parametri di qualità strutturale, l’adeguamento del progetto pedagogico alle indicazioni fornite dalle linee guida predisposte dall’amministrazione comunale, il possesso dei titoli di studio per il personale educativo e non. Ma facciamo anche un monitoraggio costante dei servizi autorizzati e accreditati. In particolare i servizi accreditati sono tenuti a ripresentare annualmente domanda di rinnovo dell’accreditamento garantendo il rispetto di tutti i requisiti richiesti.
Nello svolgere la sua funzione di controllo, oltre alle autocertificazioni richieste al privato circa il possesso dei requisiti, l’amministrazione effettua visite periodiche alle strutture rilevando eventuali criticità per le quali sono richiesti gli opportuni adeguamenti. Nelle strutture private sono previste anche visite 'a sorpresa'. Nei prossimi mesi sarà anche inviato un questionario per rilevare la soddisfazione delle famiglie che utilizzano le strutture del sistema dei nostri servizi educativi". "Siamo consapevoli – ha concluso l’assessore alla pubblica istruzione – di quanto sia importante e necessario, per salvaguardare la sicurezza e il benessere dei bambini che rappresentano il futuro di ogni comunità, vigilare costantemente sulla nostra offerta di servizi, dei quali vogliamo continuare a mantenere l’alta qualità educativa.
E sappiamo bene che le altre realtà socio-educative rappresentative del territorio toscano, come la cooperazione sociale e le associazioni, possono rappresentare una risorsa all’interno della rete nell’ottica dell’integrazione e della partecipazione". (fn)