Scuole superiori. Ogni anno, soprattutto nelle prime classi degli istituti professionali, si verifica un numero molto alto di insuccessi scolastici e non sono pochi i ragazzi che abbandonano la frequenza ben prima dei sedici anni. A Firenze e nella sua provincia sono, in media, 18 studenti su cento, ma in alcuni casi – come negli istituti alberghieri – si arriverebbe anche al 50%. Il punto è stato fatto stamani in Palazzo Medici Riccardi, durante un incontro degli assessori alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Fede e alla Formazione Elisa Simoni con il professor Valerio Vagnoli ed esponenti del "Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità".
Stando ai dati più recenti, relativi al 2008 e forniti a settembre dall’Irpet, la quota di abbandono regionale è del 20,5 per cento, mentre nell’area fiorentina è del 18 per cento. Parallelamente consegue il diploma il 78 per cento degli studenti a livello regionale e il 79,3 nella provincia fiorentina. “C’è ancora molto da fare - osserva l’assessore Di Fede – In sede Ocse era stato indicato, per il 2010, l’obiettivo di ridurre al 10 per cento gli abbandoni e di far crescere fino all’85 i diplomati.
Non ci rinunciamo, come rinunciamo a volere azzerare l’abbandono”. Quali strumenti mettere in campo? Innanzitutto, seguendo una scala di priorità ci si deve concentrare su questo fenomeno, sostenendo l’innovazione didattica e il sostegno all’istruzione. “Noi non mancheremo di fare la nostra parte”, sottolineano Di Fede e Simoni, che stanno elaborando un sistema di integrazione tra istruzione e formazione “che possa rappresentare una risposta a chi perde fiducia in se stesso e nella scuola.
Il nostro obiettivo è quello di recuperare i ragazzi usciti dal percorso scolastico e evitare nuovi casi di dispersione”. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile tenere insieme istruzione e formazione. “Abbiamo progetti nelle classi terze delle scuole medie inferiori e nei bienni dei tecnici e dei professionali – continua Simoni - volti a individuare il “malessere scolastico” e a orientare le ragazze e i ragazzi secondo le loro competenze e le loro attitudini”. In particolare, saranno attivati 28 diversi progetti, rivolti agli studenti dei terzi anni professionalizzanti (ma anche ai giovani, sotto i 18 anni, che hanno abbandonato gli studi) e riguardanti varie competenze professionali distribuite su tutto il territorio.
Con questi progetti, tutti vincitori di uno specifico bando e finanziati con i contributi di Regione Toscana (446.000 euro) e Provincia di Firenze (circa due milioni di euro), si vuole offrire ai ragazzi la possibilità di impegnarsi in attività pratiche che possano valorizzare le loro capacità. Per i ragazzi che non hanno compiuto i 18 anni e sono fuori da ogni percorso scolastico è stata previsto la presenza di un tutor in ognuno dei 18 Centri per l'Impiego della Provincia che accompagnerà i ragazzi verso la certificazione delle competenze di base indirizzandoli verso il secondo anno professionalizzante. “Siamo convinti – spiega per parte sua Vagnoli - che l’obbiettivo di creare le condizioni di una maggiore uguaglianza sia più concretamente perseguibile dando ai ragazzi più opportunità di valorizzare i loro talenti: c’è come un ‘tradimento’ delle loro aspettative da parte di una scuola che alle attività laboratoriali, cioè quelle più vicine ai loro interessi e alle loro capacità, riserva in realtà uno spazio assai limitato”.
“Per questa ragione – ha continuato Vagnoli – chiederemo alla Regione Toscana di estendere il progetto anche alle prime classi. I ragazzi, infatti, spesso abbandonano gli studi proprio perché, trovandosi di fronte a un’offerta esclusivamente teorica, si convincono di aver sbagliato a scegliere il tipo di scuola”. Ad "Obbligo scolastico e formazione professionale" è dedicato il convegno promosso dal "Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità", con il patrocinio degli assessorati all'Istruzione e della Formazione della Provincia di Firenze, in programma giovedì 5 novembre, dalle 15 alle 19, nell’Auditorium dell’Ospedale degli Innocenti, in Piazza Santissima Annunziata.
Il convegno sarà aperto dai saluti di Cesare Angotti, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, e degli assessori Simoni e di Fede. Seguiranno gli interventi del professor Vagnoli, dirigente scolastico del Vasari di Figline Valdarno, con la relazione "Obbligo scolastico: più opportunità, più uguaglianza", e di Rosario Drago, del Dipartimento per l’Istruzione della Provincia Autonoma di Trento, che fornirà un quadro comparativo del fenomeno a livello regionale.