"Ciò che più spiace è il tono minaccioso con cui l’Arcidiocesi insite nel voler dare indicazioni, queste sì improprie e illegittime, sul lavoro del Consiglio comunale di Firenze". Così commenta il presidente della Provincia Andrea Barducci la nota stampa diffusa ieri sera dall’arcidiocesi fiorentina che stigmatizzava il voto del Consiglio comunale in favore dell’istituzione di un registro per il testamento biologico. “Giustamente l’arcidiocesi ricorda che la materia è di esclusiva competenza del legislatore nazionale, e quindi non della Chiesa; ciò non toglie che il Consiglio comunale di Firenze possa preparare lo strumento amministrativo che ritiene più appropriato in vista della discussione parlamentare sulla legge sul biotestamento che ci sarà in novembre”. “Per quanto riguarda il testamento biologico in sé – ha concluso Barducci - personalmente credo che la possibilità di scegliere se essere o non essere sottoposti a trattamenti medici in caso di perdita di coscienza, non sia altro che il naturale corollario della capacità dell’uomo di poter decidere e costruire il proprio destino e il proprio ruolo nel mondo”.
Barducci replica all'Arcidiocisi sul registro dei testamenti biologici
"Ciò che più spiace è il tono minaccioso con cui l’Arcidiocesi insite nel voler dare indicazioni, queste sì improprie e illegittime, sul lavoro del Consiglio comunale di Firenze".