Un incontro costruttivo. È questo il commento del capogruppo di Sinistra per Firenze Eros Cruccolini che stamani, insieme alla consigliera comunale del Pd Tea Albini, ha incontrato i rappresentanti del Movimento di Lotta per la casa. In rappresentanza del sindaco Matteo Renzi, non presente a Palazzo Vecchio per precedenti impegni istituzionali, il portavoce del primo cittadino Bruno Cavini. “Il Movimento di lotta per la casa questa mattina ha dichiarato che nei prossimi giorni consegnerà l’elenco delle famiglie che occupano gli alloggi comunali – spiega Cruccolini –.
Si tratta di un gesto importante per avviare un rapporto di collaborazione con l’Amministrazione comunale insieme al blocco delle occupazioni di eventuali alloggi liberi. Insieme alla collega Albini chiederò un incontro con gli assessori alla casa Claudio Fantoni e alle politiche sociosanitarie Stefania Saccardi per illustrare cosa è emerso dall’incontro odierno anche in merito alle occupazioni di immobili in corso in città, come quella in viale Guidoni”. Cruccolini aggiunge poi che nell’occasione sottoporrà all’attenzione degli assessori il tema dei richiedenti asilo su cui l’Amministrazione comunale in passato aveva avviato un progetto.
“Il Movimento di lotta per la casa – continua il capogruppo di Sinistra per Firenze – si è reso disponibile per un dialogo costante e costruttivo con il Comune per avviare preventivamente l’uscita di nuclei familiari e di persone straniere che attualmente occupano alcune strutture in modo da cercare mediazioni evitando gli sgomberi”. Cruccolini ricorda inoltre un altro tema trattato nell’incontro di stamani, ovvero l’emergenza abitativa e in particolare quella che riguarda gli sfrattati per morosità.
“Abbiamo condiviso la proposta della consigliera Albini di sollecitare la Regione Toscana a modificare i criteri di accesso ai bandi per gli alloggi Erp”. “Sinistra per Firenze – conclude Cruccolini – ritiene il tema della casa una priorità e per questo necessita di essere affrontato in modo globale dedicando particolare attenzioni a due aspetti: evitare le guerre da poveri e trovare soluzioni che possano attenuare le difficoltà e i disagi delle famiglie più povere che molto spesso al problema dell’alloggio sommano anche quello del lavoro”.
(mf)
