Ataf prende atto della denuncia sui contratti part-time fatta dai Cobas interni all’azienda. “Certi di aver operato nella piena legittimità, i nostri uffici sono comunque sempre aperti e a disposizione per le eventuali verifiche del caso” dichiara il presidente Filippo Bonaccorsi. I contratti part-time in questione interessano una ventina di giovani, assunti a giugno, che lavorano in media 5 ore al giorno per 6 giorni alla settimana e guadagnano 900 euro nette al mese.
“Il contratto è stato stipulato in conformità con le normative nazionali, e in linea con quelle aziendali – spiega Bonaccorsi –. I dubbi di legittimità sulla questione, peraltro, erano già stati superati pochi giorni fa durante la trattativa tra l’azienda e il sindacato nella sede della Prefettura di Firenze”. Lo svolgimento del servizio che interessa i contratti part-time è strutturato in modo da garantire le necessarie pause fisiologiche, “sacrosante” sottolinea Bonaccorsi, che possono essere espletate nelle attese ai capolinea o in quelle alle fermate per dare il cambio ai colleghi.
