di Dario Rossi Viareggio- E' cominciato il lavoro analitico sui danni della “zona rossa” e sulle altre zone interessate dall'esplosione alla stazione di Viareggio alla fine dello scorso giugno. Questo il risultato della prima riunione, oggi pomeriggio, del comitato istituzionale presieduto dal commissario straordinario, il presidente della Regione Claudio Martini, e di cui fanno parte il sindaco di Viareggio Luca Lunardini, il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli e il prefetto di Lucca Carmelo Aronica.
Dal primo esame è uscita la valutazione concorde che la disponibilità delle risorse economiche messe a disposizione dal governo rischia di non essere sufficiente rispetto ai bisogni che man mano vengono individuati. Gli uffici provinciali hanno infatti valutato da un minimo di circa 17 milioni ad un massimo di 23 la stima dei danni. Altro punto che è stato messo all'ordine del g iorno è l'attivazione da parte del commissario Martini di un rapporto con Ferrovie dello Stato per un esame delle necessità di messa in sicurezza e intervento urbanistico che richiedono un lavoro di confronto comune, in quanto riguardano il rapporto tra la città e le strutture ferroviarie. “Questo comitato è nato per essere collegamento fondamentale tra le istituzioni chiamate dall'ordinanza del governo al compito di ripristino della normalità e della sicurezza della città di Viareggio” ha detto Martini, annunciando la prossima riunione il 7 settembre.
Per quella data il sindaco Lunardini ha annunciato la presentazione di una prima ipotesi articolata di recupero e ricostruzione a favore di tutti i soggetti coinvolti in modo più o meno grave dall'esplosione, sulla base dell'approfondita relazione di prima stima dei danni realizzata dagli uffici della Provincia, presentata dal presidente Baccelli. Un elemento essenziale, a giudizio del presidente Martini, per un lavoro rispettoso del termine del 20 settembre che l'ordinanza ha posto come limite per la presentazione del piano di recupero dell'area interessata dal tragico incidente.