Con il caldo per rinfrescarsi non c'e' di meglio che farsi un bel bagno in piscina. Occorre attenzione perché il rischio di prendersi una dermatite, cioè un'infiammazione della pelle causata da muffe, batteri e virus, c'è poiché le superfici e l'acqua di piscina possono provocare qualche problema dovuto alla scarsa igiene. L'acqua della piscina contiene microrganismi che si nutrono delle varie sostanze organiche in essa contenuti. Per questo è filtrata e disinfettata. L'operazione avviene essenzialmente con il cloro, che elimina il problema ma che a sua volta può provocare irritazione del naso, delle orecchie e degli occhi; per questo motivo, chi fa uso frequente e prolungato della piscina, è bene che usi occhiali, tappi per le orecchie e pinzette per il naso.
Contrariamente a quanto i più credono, un forte odore di cloro non è un buon indicatore della mancanza di inquinamento dell'acqua di piscina; il motivo è dovuto al fatto che il cloro si lega alle sostanze organiche presenti nell'acqua stessa ed è da questi composti che emana il caratteristico odore. Quindi, tanto più si sente l'odore di cloro tanto meno occorre immergersi. A maggior odore maggior inquinamento. Altro motivo di rifiuto del bagno è ovviamente la quantità di persone nella vasca, più sono numerose meno è opportuno fare il bagno: troppe sostanze organiche in acqua.
Girare a piedi scalzi è del tutto sconsigliabile: funghi, lieviti e virus sono in agguato e per evitare verruche, anche dolorose, vesciche e irritazioni varie l'uso di sandali è obbligatorio. Una doccia iniziale e una dopo il bagno è buona misura igienica. Per sé e per gli altri. Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc Nella foto, d'archivio, una piscina 'sotto' il sole estivo.