I lavori del primo lotto del Parco Fluviale del Tartufo sono appena terminati. A Palaia è nato il primo tratto in Italia, lungo tre chilometri e 300 metri, di fosso “salva tartufo” ideato dal Consorzio di Bonifica Valdera e realizzato in sinergia con Associazione Tartufai delle Colline Sanminiatesi e la Provincia di Pisa. I lavori sono consistiti sperimentando una particolare tipologia di manutenzione dei corsi d'acqua e dei loro argini eseguiti in modo (taglio a raso manuale) da non danneggiare la vegetazione di sponda che favorisce la riproduzione del tartufo: tutti gli alberi sono censiti e identificati da un tutore.
Le maestranze forestali della Provincia di Pisa hanno proceduto poi alla ripulitura, al diradamento della vegetazione, alla messa a dimora di piantine di farnia in piccoli gruppi. Questo primo tratto, nelle prossime settimane, verrà attrezzato con pannelli illustrativi, tavoli, panchine e staccionate. Il Parco Fluviale del Tartufo - primo esempio del genere a livello nazionale - sarà anche centro di attività didattiche rivolte alle scuole. Ma sarà anche un elemento di promozione del turismo sostenibile di tipo naturalistico e legato alla valorizzazione delle produzioni locali.
Grazie anche all’integrazione con il percorso dell’ippovia delle colline pisane di recente costituzione ed in corso di inserimento nella Rete Escurizionistica Toscana. L’idea del Parlo Fluviale del Tartufo nasce dalla consapevolezza che il prelibato tubero è una grande risorsa del territorio provinciale pisano. Il tartufo vive e prolifera, riproducendosi per spore, vicino al corsi d’acqua ed a piante come la querce, il pino ed il tiglio di cui è ricca la vegetazione vicino ai fiumi. “Quindi una vegetazione da tutelare anche quando, per mantenere la sicurezza idraulica con lavori di manutenzione, dobbiamo intervenire e tagliarla - spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Valdera, Edaordo Villani - da qui la sperimentazione di una particolare tipologia d’intervento.
Dopo tre anni di studio, insieme alla Provincia di Pisa ed all’Associazione Triufolai, abbiamo stilato un disciplinare in base al quale è stato realizzato il primo lotto del Parco mirato ad individuare, con una sperimentazione che durerà tre anni, gli interventi di manutenzione idraulica compatibili con la salvaguardia degli ambienti non solo tartufigeni, ma anche faunistici”. Nella prima fase è stato interessato il torrente Carfalo. Per il prossimo lotto i lavori - volti al miglioramento del soprasuolo e dell’intero escosistema - proseguiranno sul Rio Piccola Tosola, sempre nel Comune di Palaia in località Montefoscoli.