Sportelli aperti più a lungo e quindi in grado di smaltire in tempi brevi una richiesta sempre più massiccia. E' questo l'obiettivo della delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell'assessore per il diritto alla salute, Enrico Rossi, che interviene con nuove disposizioni nel campo della diagnostica di laboratorio. Con questo provvedimento le Asl toscane vengono impegnate, a partire dal mese di luglio, a protrarre almeno fino alle ore 11 del mattino (orario minimo) l'apertura di uno o più punti prelievo attivi sul loro territorio.
Inoltre i prelievi dovranno essere garantiti a tutti i cittadini che si presenteranno entro l'orario, indipendentemente dal numero di accessi che si sarà generato nel corso della mattinata. “Un monitoraggio che ho fatto realizzare di recente - spiega l'assessore Enrico Rossi - ha rilevato che ci sono aziende in cui occorre intervenire e altre in cui tutto funziona già a dovere. Penso al San Donato di Arezzo o all'Aou Siena, dove la riforma dei laboratori realizzata dall'ex direttore generale Carlo Tomassini ha introdotto grande efficienza e una straordinaria capacità di accoglienza.
In qualche caso le nuove disposizioni comporteranno l'organizzazione del servizio in due turni. Ma di fronte ai disagi che ci vengono segnalati dai cittadini credo che il servizio pubblico e chi ci lavora debba fare uno sforzo per venir loro incontro”. In questi anni la diagnostica di laboratorio ha subito anche nella nostra regione un forte sviluppo, in forza della crescente complessità delle pratiche mediche che hanno reso necessario un ricorso frequente a questo tipo di esami. La maggior parte degli esami possono però venire effettuati anche su persone non a digiuno o a distanza di poche ore da una colazione leggera e quindi gli accessi possono essere diversificati nel tempo. Nei casi in cui, per condizioni particolari, contingenti o per scarso numero di accessi non venisse adottato il nuovo orario le Aziende sono tenute a darne informazione motivata alla direzione generale per il diritto alla salute.
Nel 2008 sono stati effettuati nei servizi delle Aziende (pronto soccorso esclusi) 3.729.717 prelievi di sangue venoso, capillare e sangue arterioso. Nel 2007 erano stati 3.260.827 Questo ha generato una pressione molto forte sui punti prelievo, che in molti casi vengono affollati da un gran numero di persone, costrette ad attendere a lungo per ottenere la prestazione. Una maggiore “produttività” consentirà quindi di tenere il passo con la crescita della domanda. di Susanna Cressati