I segnali ci sono tutti perchè l'operazione più significativa del calciomercato di questi ultimi giorni vada in porto. Così, mentre Ferrara studia il suo nuovo centrocampo, in casa gigliata già si pensa a come sostituire il brasiliano. Nuovo modulo tattico o ricerca di un calciatore che possa ereditare gli stessi compiti dell'interditore? Vedremo. Intanto le certezze riguardano la parte economica dell'operazione. Con Marchionni valutato sui 4-5 milioni di euro, Corvino metterebbe nelle casse della società la bellezza di 20 milioni circa realizzando una plusvalenza notevolissima.
Dal punto di vista del bilancio, questa si può definire come un'operazione altamente strategica. Ma ci sono anche altri fattori. Riteniamo che, nel panorama calcistico internazionale, non sia impossibile trovare un uomo che possa raccogliere, nel migliore dei modi, l'eredità lasciata da Melo. In tale ambito, il direttore sportivo della Fiorentina è un maestro. Certo, forse, sarebbe meglio puntare su qualcuno che già conosce bene il campionato italiano e che non deve, quindi, superare l'iniziale fase di adattamento. Poi l'ultimo elemento.
Non bisogna dimenticare che, in un momento in cui le risorse finanziarie scarseggiano, poter contare su un budget considerevole permette di dettare le regole. Non dubitiamo che Corvino lo farà e potrà assicurarsi qualche valido rinforzo in altri reparti (un terzino destro ed una punta di riserva). Tre indizi fanno una prova. Se l'imperativo è vendere per reinvestire, in riva all'Arno, c'è solo da sorridere. Sarebbe stato meglio non darlo alla Juve? La legge, purtroppo, non è fatta dalle passioni sportive o dalle rivalità.
Comandano gli euro. Chi offre di più ha sempre ragione. Indipendentemente dal colore delle maglie. La Fiorentina lo sa bene e lascerà partire Melo con la consapevolezza di perdere un uomo a beneficio di un rafforzamento del gruppo. GS