Stavolta niente sorrisi. A Firenze, davanti a più di cinquemila persone, la rinnovata Italia che schiaccia ha accusato la seconda sconfitta su tre partite della World League 2009.
Stavolta si è arresa agli Stati Uniti dopo quattro set decisamente difficili contro avversari dal gioco senza dubbio migliore. E’ stata una partita sempre in salita. L’Italvolley di Anastasi ha inizialmente faticato a murare, a
difendere, ha avuto dei seri problemi in ricezione mentre dall’altra parte della rete, americani filavano via senza senza particolari problemi, padroni della partita con attacco e muro con il muro.
Poi, quando il coach azzurro ha
deciso di rovesciare in gran parte il sestetto di partenza (dentro il regista Travica, il centrale Fortunato e lo schiacciatore Parodi) il suo team è gradualmente ma chiaramente ritornato in partita. E’ vero, ha perso il parziale due dopo aver bruciato tre set point ma da quel finale lunghissimo, l’Italvolley ha rilanciato per continuità e maggiore determinazione, riaprendo una sfida che per troppo tempo era sembrata impari. Terzo parziale sempre nelle
mani di Travica e compagni ma l’Italvolley ha gradualmente accusato iniziali difficoltà.
Gli Stati Uniti? Con la loro battuta flottante hanno minato la partita con un vantaggio di 6 (14-8) che ha finito per pesare sull’andamento del match di Firenze.
Una considerazione è doverosa: Stati Uniti autenticimattatori indifesa con recuperi da applausi e dove sono nate rigiocate decisive. L’ Italia? Ha cercato di ritornare in partita; c’è riuscita con un 16-18 che e 17-19 che regalava speranze ma era evidente la difficoltà di dare un seguito ad un cambio palla che avrebbe potuto allungare la serata. Ma qualche errore e la maggiore concretezza amaricana ha regalato una nuova amarezza alla nuova squadra di Anastasi. E domenica, si replica a Catania.
“E’ stata una partita difficile e lo sapevamo – ha detto a fine gara il coach azzurro Andrea Anastasi - so che la squadra sarebbe stata in grado di rimontare dal 2-0 di svantaggio.
Mi dispiace per i ragazzi, una vittoria avrebbe dato loro un po’ più di morale. Il match è stato complesso, e noi siamo mancati sotto il profilo dell’atteggiamento, dovremo cercare in futuro di gestire meglio la gara dal punto di vista dell’emotività”.
Italia vs Stati uniti 1-3 (21-25, 28-30, 25-21, 21-25)
Italia: Gavotto 10, Martino 6, Sintini 2, Savani 19, Birarelli 5, Sala 2,
Bari (libero, ricezione positiva 50%, perfetta 28%), Fortunato 3, Travica 3,
Parodi 7, non entrati: Lasko, Piscopo, Cernic, Manià (secondo libero).
All.: Anastasi
Stati Uniti: Anderson 9 , Rooney 19, Patak 17, Lee 12, Suxho 3, Hein 10,
Lambourne (libero, ricezione positiva 65%, perfetta 35%), Touzinsky 1, Smith,
Hansen non entrati: Billings, Holmes, Jablonsky, Reft (secondo libero). All.: Knipe
Arbitri: De Souza (Brasile ) e Tano (Giappone)
Note: durata set 27’ 33’ 24’ 26’; spettatori presenti 5.500
Le cifre Italia: battute sbagliate 17, ace 1, muri 7, ricezione positiva
60%, perfetta 40%, attacco 52%; Stati Uniti: battute sbagliate 17, ace 5, muri
10, ricezione positiva 72%, perfetta 40%, attacco 55%.
La partita è stata preceduta da una esibizione degli Sbandieratori dei Borghi e Sestieri Fiorentinie dal suono delle chiarine.
Foto di Filippo Tomasi