A partire dal 13 giugno i nuclei specializzati Nbcr dei Vigili del Fuoco sono impegnati su tutto il territorio nazionale, all'interno di abitazioni private ed esercizi commerciali, per effettuare verifiche strumentali su confezioni di 'pellet' importato dalla Lituania e sul quale nei giorni scorsi sono state riscontrate tracce di materiale radioattivo (Cesio 137).
Il 15 giugno la Procura della Repubblica di Aosta ha delegato il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco delle indagini in merito, che si è organizzato con proprie procedure operative per svolgere in modo uniforme le necessarie attività.
Alcuni riscontri positivi sono già stati effettuati dai laboratori mobili delle squadre speciali Nr, mentre le analisi definitive saranno effettuate dagli esperti qualificati in radioprotezione a Roma presso il Laboratorio Difesa Atomica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Il Laboratorio ha un'ampia esperienza, maturata negli anni, basata su tutte le emergenze radiologiche che hanno interessato il territorio italiano, compresa l'ampia campagna di indagine successiva al rilascio di materiale dalla centrale di Chernobyl nel 1986.
Questa esperienza ha determinato il rinnovo della Rete Nazionale per il controllo della ricaduta radioattiva, che è composta da circa 1.200 stazioni automatiche di misura e di allarme distribuite su tutto il territorio nazionale.
È importante sottolineare che i 'pellet' incombusti non sono pericolosi, mentre nelle ceneri di combustione possono essere presenti le polveri di Cesio 137, pericolose per ingestione. Per tale motivo si raccomanda di non disperdere i 'pellet' e le ceneri nell'ambiente.
Al momento non sono segnalate situazioni di particolare rischio, in ogni caso le persone in possesso di 'pellet' potranno richiedere al 115 l'intervento dei Vigili del Fuoco.
La squadra di Vigili del Fuoco effettuerà i primi accertamenti, preleverà i campioni, e sigillerà, ove necessario, le attrezzature potenzialmente contaminate.