di Laura Pugliesi
Firenze- Dalla crisi si può uscire e la nuova Cesat né è la dimostrazione. Il presidente della Regione si è recato oggi in visita alla cooperativa editoriale che ha sede in via Buozzi 21 a Firenze. Nata nel 1986 la nuova Cesat era stata per anni il punto di riferimento per la piccola editoria, non solo della zona, ma di gran parte della Toscana. Dal 2001, con la nascita della Rotoprint a Prato, il salto di qualità con 2 rotative e il via a riviste patinate e pubblicità della grande distribuizione.
Ma nel 2006 e nel 2007 la crisi porta in rosso il risultato economico, con il concordato preventivo alla Rotoprint e pesanti ripercussioni anche sulla Nuova Cesat. E' da lì che parte l'operazione riscatto e già nel giugno 2008, dopo un attento esame della situazione patrimoniale e del conto economico, sotto la regia di un esperto come Angelo Rosi, si d&agr ave; il via alla strategia di risanamento. I punti focali riguardano, oltre ad un accordo transattivo con i creditori, un intervento di Coopfond volto a garantire nuove risorse (500 mila euro), il conferimento di nuovo capitale da parte dei soci (50 mila euro), la cassa integrazione per 2 anni, il blocco del Tfr con 8 prepensionamenti e l'autoriduzione degli stipendi da parte dei lavoratori.
I risultati si fanno vedere e il conto economico 2008, pur in una situazione aggravata dalla crisi mondiale, mostra già a fine anno un risultato positivo. Non solo. Anche il primo trimestre 2009 conferma il trend positivo. Oggi il presidente della Regione ha espresso la sua soddisfazione per l'avvenuto risanamento e per l'evolversi della situazione. In un contesto come quello dell'editoria, che risente in maniera particolarmente forte gli effetti della crisi internazionale ed è soggetto ad un tumultuoso processo di riconversione, il presidente del la Regione Toscana ha sottolineato come la nuova Cesat sia un esempio positivo e mostri, in maniera emblematica, che con l'impegno di tutti, dalla crisi si può uscire.
Il presidente della Regione ha tenuto per questo a ringraziare tutti coloro i quali si sono impegnati per il buon esito dell'operazione, a cominciare dai lavoratori e dalla organizzazioni sindacali, la Lega delle Cooperative, Coopfond e naturalmente le istituzioni che hanno collaborato con la Regione a sostegno del progetto di risanamento e di recupero della competitività.