SAN CASCIANO IN VAL DI PESA - L’archivio storico di San Casciano ha da alcune settimane una nuova collocazione. Dai locali situati nella frazione di Chiesanuova, i numerosissimi documenti che compongono l’archivio preunitario del Comune sono stati trasferiti negli uffici di via del Cassero, in attesa che li accolga, in via definitiva, la nuova sede che sarà ricavata dai locali della ex Asl, nel cuore del capoluogo e del polo culturale di San Casciano. In via del Cassero i documenti dell’archivio preunitario sono stati posizionati insieme alla restante parte dell’archivio storico.
L’archivio preunitario è composto da una vera e propria miniera di elementi e aspetti della vita e dell’organizzazione amministrativa e istituzionale del territorio che abbraccia un ampio arco temporale compreso tra il quindicesimo secolo e gli anni dell’unità nazionale.
Più di mille i pezzi tra filze, registri, atti, testimonianze preziose che riflettono e attraversano cinque secoli della storia locale. I manoscritti più antichi risalgono al 1406 e sono stati attribuiti alle Istituzioni che allora operavano sul territorio: la Lega e la Podesteria. Una fonte unica e insostituibile a disposizione della comunità e dei cittadini che vogliano approfondire la conoscenza storica del territorio, ricostruire un avvenimento, riscoprire o dare nuova luce alle vicende che caratterizzarono la realtà sancascianese.
Tra i tanti documenti l’archivio preunitario contiene gli statuti, le riforme e le deliberazioni del Comune e permette di conoscere quale fosse il ruolo dell’esattore dell’epoca o la maggiore entrata comunale riscossa negli anni del governo mediceo, gli atti prodotti dalla Cancelleria di San Casciano e tanti altri atti dai quali possono derivare interessanti spunti di approfondimento.
Altra novità riguarda la stampa, in corso in questi giorni, del volume che contiene l’inventario dell’archivio preunitario del Comune.
Curata da Ilaria Pescini e realizzata con la collaborazione della Sovrintendenza archivistica per la Toscana e il contributo della Provincia di Firenze, la pubblicazione si propone di offrire un valido strumento di orientamento, una guida alla consultazione e alla ricerca che riordina, classifica, elenca, registra e descrive i numerosissimi documenti conservati nell’archivio comunale. Un patrimonio utile non solo agli addetti ai lavori, ma agli studenti, agli appassionati, agli stessi amministratori e ai cittadini che intendano scavare nel passato per riscoprire le radici della comunità.
Il progetto di riordinamento e inventariazione è il risultato finale di un complesso lavoro condotto a più mani, avviato da Maura Sabatini e completato da Ilaria Pescini.
L’inventario parte dal 1406 per ripercorrere, attraverso il susseguirsi di altre magistrature che fino all’unità d’Italia produssero in gran quantità atti notarili, carteggi, documenti fiscali, registri, le vicende storiche nelle quali possiamo leggere la storia economica e sociale del nostro territorio. L’inventario è uno strumento che consente lo studio, la valorizzazione, la salvaguardia, la piena fruizione dell’archivio, bene culturale che, attraverso un maggiore legame con la memoria storica, può accrescere il senso di appartenenza al territorio.
Preceduto da un’attenta introduzione storica, l’inventario dà spazio ad un’ampia descrizione del fondo archivistico, delle serie e delle unità che lo compongono. Oltre al valore storico e documentario, il peso specifico di questo strumento risiede dunque nella capacità di mediazione tra l’archivio e la cittadinanza. Delle sue potenzialità possono avvalersi nello specifico gli studenti: iniziative, percorsi di ricerca, attività didattiche intorno all’inventario potrebbero indirizzarli verso l’importanza che le fonti archivistiche assumono ai fini dello studio della storia locale.
Cinzia DUGO