Una giornata di confronto e di riflessione sui servizi offerti dagli archivi e dalle biblioteche comunali e non solo, messi in rete, con la partecipazione di tutti i protagonisti dell'intero sistema dello SDIAF durante il quale sono stati illustrati gli ottimi risultati conseguiti dal Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina e dall'Archivio di Stato che hanno permesso in questi anni di mettere a disposizione di tutti, 1.064.358 volumi, rintracciabili, grazie al prestito interbibliotecario, in 55 biblioteche ed archivi dell'area metropolitana fiorentina.
L'incontro "La città per la Cultura. Archivi e Biblioteche in Rete. Accessi integrati ai Beni Culturali. Progetti, Attività, Risultati" si è svolto presso la Sala degli Specchi dell'assessorato alla cultura. Durante l'incontro è stato sottolineato il "Sistema rete" che ha permesso di raggiungere risultati di grande interesse, per quello che riguarda una maggiore diffusione e un accesso più agevolato alla cultura, sia da parte di studiosi che di cittadini. Grazie a questo interesse sempre crescente, il "Sistema Rete Culturale" è in grado di crescere e di far crescere le biblioteche e gli archivi.
"Il sistema permette di garantire il massimo sviluppo per la diffusione dei libri - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani - e offre comodità per i cittadini. Il sistema in rete permette anche di ottimizzare gli acquisti da parte delle biblioteche che in questo modo potranno anche ampliare l'offerta per gli utenti. Grazie allo SDIAF, è stato possibile ottenere risultati impressionanti in termini di accessi: dai 20.000 mensili del BIFI ai 140.000 dello SDIAF. Questo dimostra che le nuove tecnologie informatiche non ammazzano i libri ma ne aumentano la diffusione.
È una scommessa vinta che ci ha permesso di utilizzare Internet per la promozione dei libri". A Firenze, tra le biblioteche comunali, la "Libero Beghi" nel Quartiere 2, con 13.480 prestiti è stata nel 2002 la più gettonata, anche se la più frequentata è quella del Palagio di Parte Guelfa con 53.000 presenze. La biblioteca con il maggiore numero di iscritti è la "Luciano Gori" all'Isolotto, nel Quartiere 4 con 51.675 adesioni. Durante la giornata, sono intervenuti Simone Siliani assessore alla cultura, Gian Bruno Ravenni dirigente del Servizio Biblioteche, Musei e Attività culturali della Regione Toscana, Cosimo Ceccuti della Fondazione Spadolini - Nuova Antologia, Claudio Tiring S.p.A.
Nexsus, Laura Leoncini dell'Archivio storico del Comune di Firenze, Luca Brogioni del Sistema documentario integrato dell'area fiorentina (Sdiaf), Stefano Mecatti e Giulio Manetti.
L'Archivio storico del Comune di Firenze conserva come nucleo principale tutti i documenti prodotti e ricevuti dall'amministrazione locale fiorentina dalle sue origini (novembre 1781) al 1960, è memoria dell'Ente e fonte primaria per la riscoperta dell'identità collettiva cittadina e mettendo tutto in rete, ha permesso la fruizione di questo ricchissimo patrimonio da parte dell'intera collettività.
Risultati già acquisiti. In rete civica, sono presenti le banche dati di: Archifirenze (atti del periodo preunitario Deliberazioni, Atti magistrali, Carteggio del cancelliere, Affari sfogati dal gonfaloniere) e Archidis (descrizione degli elaborati grafici del Fondo disegni, prevalentemente postunitario). Un nuovo sistema di descrizione, ordinamento ed inventariazione di documenti d'archivio: EWAS, che ha permesso la creazione di una banca dati, finora, di 10.000 record. Risultati a breve termine (entro il 2003).
Nuovo sito dell'Archivio storico: miglioramento delle pagine web, per sviluppare le funzioni di comunicazione e di interazione con l'utenza con nuove modalità di fruizione del servizio archivistico. Nuova banca dati: i dati ottenuti con il nuovo sistema di catalogazione verranno diffusi in rete con il software di interrogazione EWAS che permetterà la ricerca in varie modalità. Immagini collegate alla banca dati Archidis. Dopo un test già diffuso in rete che riguarda l'integrazione di 300 schede descrittive con le relative immagini digitali, si passa alla fase esecutiva del progetto con l'applicazione del sistema all'intera banca dati (30.000 immagini).
Al momento l'Archivio storico sta effettuando la digitalizzazione di documenti: completamento del Fondo disegni e avvio della riproduzione di documenti testuali, censimento della popolazione di Firenze nel periodo francese dal 1810 al 1811 in collaborazione con l'Università di Firenze e il Dipartimento di Statistica.
Lo SDIAF, la rete culturale del Sistema Documentario Integrato dell'Area Fiorentina nasce con legge regionale 35 del luglio 1999 e riunisce i due sistemi bibliotecari degli enti locali preesistenti: il sistema bibliotecario cittadino (BIFI) e il sistema delle biblioteche dell'area fiorentina (SBIAF).
In questi anni, i soggetti che vi hanno preso parte sono aumentati e si contano anche presenze di collezioni private. Attualmente, aderiscono allo SDIAF: gli Archivi storici e le biblioteche dei 18 comuni dell'area metropolitana fiorentina (Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Figline Valdarno, Firenze, Greve in Chianti, Impruneta, Incisa Valdarno, Lastra a Signa, Reggello, Rignano sull'Arno, San Casciano Val di Pesa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa, Tavarnelle Val di Pesa), la Provincia di Firenze e 11 Istituti culturali (Accademia della Crusca, Gabinetto G.P.
Vieusseux, Istituto Gramsci, Fondazione Balducci, Associazione Istituto De Martino, Istituto storico della resistenza, Fondazione Primo Conti, Club alpino Italiano- CAI, Arpat, Società Dantesca Italiana, Centro Nazionale del libro parlato Nastroteca Stefano Bruni). Sono collegati a vari livelli al sistema l'Università degli studi di Firenze e le sue 22 Biblioteche, la Biblioteca della Giunta Regionale, la Biblioteca Marucelliana, l'Accademia dei Georgofili, l'Archivio del Risorgimento, gli Assi Giglio Rosso, il Centro di documentazione FILI della Libreria delle donne, il Centro di documentazione di storia della sanità fiorentina, la Biblioteca Chiarugi dell'ex ospedale di San Salvi, la Facoltà Teologica dell'Italia Centrale, la Fondazione Turati, il Forum per i problemi della pace e della guerra, l'Istituto Stensen, Mani Tese, la Biblioteca teatrale Spadoni del Teatro della Pergola, Inoltre le biblioteche e gli archivi interni dei servizi comunali come l'ITI Leonardo da Vinci, la Multiteca di statistica, il centro di documentazione di Urbanistica e altri.
Sono in corso di perfezionamento, numerose e prestigiose adesioni. L'attività dello SDIAF si incentra soprattutto in due settori: 1) valorizzazione della rete con la realizzazione o prosecuzione di servizi generali (catalogo cumulato, corriere, linea pubblicitaria di comunicazione della quale sono state realizzate le tesserine), di materiali e attività generali fruibili localmente (il video Archivi in comune, il ricettario Leggere fa bene in collaborazione con la Biblioteca dell'Isolotto del Quartiere 4 di Firenze, il concorso Libernauta in collaborazione con l'Istituzione culturale di Scandicci, la realizzazione del supplemento bibliografico sulla letteratura latinoamericana per ragazzi Non solo Incas con la rivista «LiBer» del Comune di Campi Bisenzio e numerose altre attività), con la formazione del personale (sia tecnico che esecutore) e la promozione di gruppi di lavoro che spaziano dal coordinamento degli acquisti all'automazione.
2) valorizzazione dei singoli Archivi e Biblioteche, dei singoli progetti nella nuova dimensione di rete. La crescita delle attività è andata di pari passo con la capacità di reperimento di fondi giunti dalla Provincia di Firenze, la Regione Toscana, il Ministero dei Beni Culturali, la Coop che hanno permesso di passare dai 161.000 euro del 2002 ai 312.749,35 di questo anno. Una delle principali attività svolte dallo SDIAF è il PRESTOLIBRI: il prestito interbibliotecario di rete che permette di ricevere in ogni punto le pubblicazioni contenute nel grande magazzino virtuale costituito dal catalogo unico dello SDIAF e dell'Università degli studi di Firenze.
Si tratta di un servizio molto seguito dall'utenza: più di 10.000 prestiti nel 2001, oltre 16.000 nel 2002 e già 10.000 nel primo semestre del 2003.
Il Futuro della memoria è un progetto per la realizzazione di un portale dei Beni e delle Istituzioni Culturali della città di Firenze.
L'amministrazione comunale vuole creare uno spazio informatico nel quale sia possibile incontrare il mondo delle istituzioni culturali cittadine ed accedere al loro vario patrimonio (bibliografico, documentario, artistico, storico).
Il progetto, sviluppando i sistemi di ricerca bibliografica ed archivistica in rete, crea contemporaneamente uno spazio di ricerca integrata in basi dati eterogenei (archivistici, artistici, bibliografici), un'occasione di conoscenza del patrimonio culturale cittadino, attraverso una serie diversificata di possibilità di accesso ai documenti ed alle fonti, che permettano di entrare in contatto con le fonti documentarie.