Firenze- E' stato rinnovato oggi, di fronte al presidente della Regione, il contratto regionale di lavoro degli operai forestali. Nella regione a maggior superficie boschiva del paese, sono circa 650 gli operai che attualmente operano in Toscana; la maggior parte (circa 500) è alle dipendenze delle Comunità Montane, il resto è in forza alle Province e ad alcuni Comuni. Il contratto integrativo regionale di lavoro della Toscana, scaduto nel 2007 e oggi finalmente giunto al rinnovo dopo una complessa trattativa nella quale gli uffici regionali hanno svolto un importante ruolo di mediazione, è stato discusso fra le rappresentative sindacali di Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, Uncem Toscana per gli operai dipendenti da Comunità Montane, Province e Comuni; AncaLega Toscana e Confcooperative/Federagroalimentari per gli operai dipendenti dalle imprese forestali private.
La Regione Toscana fornisce i fondi per retribuire queste maestranze nell'ambito della gestione ordinaria degli interventi pubblici forestali (lotta fitosanitaria, sistemazioni idraulico forestali ecc.), della lotta agli incendi boschivi e della cura e del miglioramento dei beni del patrimonio agricolo forestale regionale.
Le nuove specificità contrattuali toscane prevedono il numero totale degli operai forestali contenuto e parametrizzato sulle reali necessità del territorio; l'assunzione esclusivamente a tempo indeterminato; un'elevata professionalità delle maestranze, raggiunta anche tramite apposita formazione in campo forestale e nella lotta agli incendi boschivi; l'utilizzo della maestranze forestali alle dipendenze degli Enti principalmente per la cura ed il controllo dei beni del patrimonio agricolo forestale regionale e per la lotta gli incendi boschivi.
Sono due i livelli, nazionale e regionale, che regolano la contrattazione collettiva di questo set tore occupazionale: il contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) 2006-2009 e il contratto integrativo regionale di lavoro (Cirl) 2004-2007. Il Ccnl deve tenere conto nel suo articolato delle caratteristiche della maggioranza degli operai forestali in campo nazionale, che sono concentrati per la maggior parte nelle regioni meridionali (per esempio i 13mila operai in Calabria e agli oltre 28mila in Sicilia); questi operai sono generalmente a tempo determinato, e svolgono spesso tipologie di lavoro scarsamente qualificate.
Il contratto regionale invece deve tenere conto della situazione propria di ciascun territorio regionale. (dr)