Firenze, 18 marzo 2008- «Estensione della raccolta dei rifiuti 'porta a porta' a tutta la città, un quartiere per volta, a partire dal Quartiere 4, per raggiungere gli obiettivi regionali del 65% di raccolta differenziata e del 15% di riduzione per il 2012 e quindi la verifica degli impianti già esistenti e del possibile azzeramento dell'inceneritore previsto nella Piana fiorentina». E' quanto affermano Angelo Cappelletti e Paolo Masserelli, rispettivamente presidente e responsabile rifiuti di Legambiente Firenze, propnenendo un confronto pubblico sulla gestione dei rifiuti a tutti i candidati a sindaco di Palazzo Vecchio.
«Firenze sta già sperimentando il 'porta a porta' nel borgo di Peretola e di Petriolo e la raccolta differenziata è passata dal 4 al 66% – proseguono Cappelletti e Masserelli - così come in altre città importanti come ad esempio Torino, dove in tre anni sono state già coinvolte 250 mila persone, e a Novara, dove è stato superato il 70% di raccolta differenziata dei rifiuti.
A Firenze invece - accusano i due rappresentanti di Legambiente Firenze - per la raccolta differenziata siamo appena al 37,2 %, invece del 45% previsto per il 2008, e rimane prioritario l’inceneritore nella Piana».
Legambiente Firenze sottolinea che «la Provincia di Firenze insiste nel voler costruire tre ‘termovalorizzatori' a Greve, alla Rufina e nella Piana fiorentina, quando nell’anno 2012, se fosse raggiunto l’obbiettivo del 65% di raccolta differenziata e del 15% di riduzione, per la parte rimanente del 20%, possono essere sufficienti gli impianti esistenti oppure si può decidere di costruirne uno soltanto per tutta l’area interprovinciale di Firenze-Prato-Pistoia.
Infatti - continua Legambiente Firenze - con l’istituzione dell’ATO Centrale che comprende tutti i Comuni delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, occorre programmare delle strategie comuni, compreso l’ubicazione degli impianti, e rifare un nuovo piano dei rifiuti inter-provinciale, azzerando quelli esistenti a partire da quello della Provincia di Firenze».
Legambiente Firenze spiega altri obiettivi strategici per i rifiuti: «Riduzione della tassa per cittadini e categorie attraverso la creazione di nuove isole ecologiche – sostengono i due ambientalisti - e la diminuizione progressiva dei cassonetti nelle strade senza il loro interramento - aggiungono Cappelletti e Da Re - siamo contrari all’interramento dei cassonetti nelle piazze storiche della città, perché i cosiddetti “rifiuti” dobbiamo abituarci a gestirli e non a nasconderli».
Legambiente Firenze rilancia infine cinque proposte per la riduzione dei rifiuti:
1) raccolta della frazione organica per mercati, ristoranti, case di cura, scuole con il sistema 'porta a porta';
2) vendita di acqua minerale naturale in bottiglie di biopolimero;
3) eliminazione dell’acqua minerale in bottiglia negli ospedali e nelle case di riposo;
4) estensione dei “ fontanelli ad alta qualità “;
5) vendita all’interno dei supermercati di prodotti alla spina come detersivi, latte, vino e pasta.
«Si tratta di buone pratiche già in uso in altre città – concludono Angelo Cappelletti e Paolo Masserelli - e, se adottate anche a Firenze, potrebbero davvero portarci a ridurre i rifiuti in modo significativo, così come ci chiede la Regione».